«Un terrone in meno da mantenere. Quando vedo queste immagini e so che nella bara c’è un terrone ignorante, godo tantissimo», queste le orribili parole apparse sul profilo Facebook di un operaio torinese che hanno fatto il giro del web dopo la prematura morte di Stefano Pulvirenti.
Parole pesanti come macigni che hanno provocato un boato immenso soprattutto se ad essere offesa era la memoria del giovane siracusano, la cui vita è stata stroncata da un terribile incidente stradale avvenuto in viale Paolo Orsi.
L’operaio 42enne di Settimo Torinese è stato indagato nel marzo del 2016 dai magistrati della Procura di Siracusa con l’accusa di diffamazione aggravata da odio razziale.
Il procedimento giudiziario si è concluso con il patteggiamento dell’operaio che dovrà pagare una sanzione di 1000 euro, oltre alle spese processuali.