Siracusa. Una processione lenta e silenziosa. Una processione di giovanissimi con i volti spenti. Sono simili nelle movenze, nei modi di vestire e nel taglio di capelli. Sono una generazione di giovanissimi alla quale il destino ha riservato prematuramente la perdita di un amico.
Salgono in maniera composta le scale fino ad arrivare al secondo piano del Tribunale di Siracusa dove davanti al Gip doveva avere inizio l’udienza preliminare a carico di quel giovane 23enne che investì mortalmente il 16enne Renzo Formosa e per il quale la Procura della Repubblica di Siracusa ha chiesto che venga processato per omicidio stradale.
Il cuore di Renzo, giovane dal sorriso contagioso, cessò di battere il giorno successivo al sinistro, il 22 aprile del 2017.
Tra la folla ci sono altri due giovani, i genitori di Renzo. Una mamma Lucia e un papà Giulio che, come nel peggiore degli incubi, si sono trovati catapultati all’interno di un tunnel a senso unico dove sembra quasi impossibile riuscire a vedere la luce.
Lucia, mamma del giovane Renzo, muove le mani nervosamente, stretta dentro un piumino blu, e trovandosi in un mondo che non le appartiene dice: <magari per qualcuno mio figlio adesso è solo delle carte in Tribunale per me è il sangue che mi hanno strappato via>.
Dentro l’aula, questa “nuova” mamma coraggio stringe nella mano sinistra una bottiglietta d’acqua e con la destra il braccio del marito accompagnati dal legale Gianluca Caruso.
Fissano quella scritta in alto, al termine dell’aula, dove spicca la frase “la legge è uguale per tutti” e si augurano fortemente che sia così, per riuscire a dare giustizia alla morte del loro primogenito.
L’udienza odierna, intanto, è stata rinviata al 6 marzo 2018.
Fuori dal Tribunale quei giovani che danno forza alla famiglia Formosa abbracciano stretti Lucia e Giulio.
<Guardo questi giovani – dice Lucia tra le lacrime – li vedo più grandi e penso a come sarebbe adesso il mio bambino, il mio Renzo. Penso a tutte le volte che diceva di amarmi e sogno di poterlo stringere ancora stretto>.
La processione di ragazzi si scioglie silenziosamente così come si è composta. Non lasceranno soli Lucia e Giulio ma li accompagneranno in questo nuovo e doloroso percorso per rendere giustizia a Renzo.
(hanno collaborato Marco Panasia e Alessia Lorefice)