Siracusa. È ritornato in aula di Corte d’Assise di Siracusa, per sanare un vizio procedurale, il professore Pierantonio Ricci del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche e consulente di medicina legale della parte civile convinto della responsabilità penale di Christian Leonardi sulla morte della moglie Eligia Ardita.
Quando il consulente di medicina legale citato dall’avvocato Francesco Villardita depose in aula durante l’udienza del 10 gennaio scorso il giudice a latere Alessandra Gigli non aveva ancora avuto notificato il decreto del Csm di prolungare la sua permanenza nel Collegio giudicante.
Per non invalidare la deposizione del professore Ricci, la Corte ha disposto la sua citazione per l’udienza odierna in modo da eliminare il vizio procedurale con la rinnovazione dell’atto.
In aula di Corte d’Assise è stato interamente riletto il verbale depositato nel l’udienza del 10 gennaio alla presenza del professore Ricci per confermare le valutazioni e le analisi già illustrate dal professore quando dichiarò che la giovane infermiera aretusea, incinta all’ottavo mese, cessò di vivere perché qualcuno le aver fatto battere violentemente il capo contro una base solida (la parete della stanza dove avvenne la colluttazione tra di due coniugi).
Ascoltato, durante l’udienza odierna, anche un collega ed amico di Christian Leonardi. In aula è a lungo discusso sui comportamenti che il marito di Eligia Ardita ha assunto sia prima sia dopo il decesso della moglie.
Si ritornerà in aula mercoledì 21 febbraio.
(ha collaborato Alessia Lorefice)