
News Siracusa: “non siamo qui ne per indagare ne per accusare nessuno” sono queste le parole di Luisa Ardita alla luce di alcune supposizioni sulla morte della sorella Eligia.
“L’esame autoptico sul corpo di mia sorella – prosegue l’Ardita – parla chiaro ma la mia famiglia non ha intenzione di individuare un colpevole giocando a fare i criminologi. Nessuno accusa nessuno. Quello che chiediamo ad alta voce è che venga fatta giustizia sulla morte di mia sorella Eligia e della piccola Giulia“. (ndr. che portava in grembo da otto mesi).
“Quest’oggi – incalza Luisa – parlo a nome mio, di mio fratello Francesco, di mio padre Agatino e di mia madre per dire che la mia famiglia non sta giocando ad individuare un colpevole. Il medico legale incaricato si è soffermato sulle lesioni al capo di mia sorella Eligia. Per il consulente della Procura, mia sorella avrebbe subito un rilevante trauma cranico che avrebbe determinato la perdita di coscienza tale da ridurre i meccanismi di difesa dell’organismo in particolare quelli che avrebbero potuto disostruire le vie respiratorie. Le lesioni al capo, secondo il medico legale, sarebbero incompatibili con un urto accidentale contro il pavimento o altra superficie mentre innescherebbe l’ipotesi che le ecchimosi in testa possano essere compatibili piuttosto con <l’azione violenta reiterata di terzi>. Non vogliamo lasciare nulla al caso e intendiamo avere chiarezza anche sulla morte della piccola Giulia. Vogliamo sapere se, almeno lei poteva essere salvata quella maledetta notte“.
“Siamo consapevoli – prosegue Luisa Ardita – che in questo preciso momento molti vogliono, anche per curiosità, cercare di trovare un colpevole proprio come succedere nei telefilm ma questo non è quello che vuole la mia famiglia. Noi cerchiamo solo la verità vera. Quella verità che non ci riporterà mai indietro ma almeno farà chiarezza sulla morte di Eligia“.
Intanto il gruppo creato su Facebook dalla famiglia e dai parenti dell’infermiera 35enne cresce smisuratamente di ora in ora e ad intervenire in merito è lo zio di Eligia, Fabrizio Ardita che dichiara: “Una cosa è certa, a noi interessava sapere come sono morte Eligia e Giulia, ad oggi sappiamo che entrambe godevano di ottima salute! Qualcosa è successo e qualcuno dovrà dare spiegazioni! Fino ad allora la nostra famiglia non punterà il dito su alcuno! Facciamo fare alla magistratura il proprio lavoro e che ritengo sia abbastanza titolata a dare risposte! Questa notizia estratta da un documento importante da parte di un medico legale della Procura ha sconvolto tutti e pertanto adesso più di prima vogliamo e pretendiamo la verità! Mio fratello, mia cognata, i miei due nipoti stanno soffrendo ancora e per l’ennesima volta e con loro tutto noi parenti e gli amici che adoravano Eligia. Siamo fiduciosi nel lavoro che stanno facendo gli organi inquirenti, che di certo non lavorano per discolpare Tizio o Caio e accusare altri, per tal motivo fino a quando non ci sarà notificata la chiusura indagini cercheremo di essere discreti! Oggi una famiglia ha perso due gioielli che di certo avrebbero voluto che tutto questo non fosse accaduto e farsi coccolare dalle persone che li amavano! Ho voluto precisare queste cose per non dare alibi a chi potesse pensare che noi siamo contro Tizio o Caio e sopratutto per spegnere gli sciacalli di turno! Vi chiedo, e chiedo a costoro, solo rispetto per una famiglia straziata che ha aggiunto nel percorso giornaliero una nuova meta che nessuno vorrebbe mai percorrere, quella del cimitero di Siracusa per andare a parlare con chi non potrà più rispondere se non attraverso i sogni“.
“Attendiamo fiduciosi – conclude Luisa – i risultati finali che ci verranno forniti dalla magistratura“.