News Siracusa: non si ferma la rabbia di una città che si è stretta e continua a stringersi vicino alla famiglia Ardita.
Dopo la confessione di Christian Leonardi, parla il fratello, un uomo dal volto provato, sconvolto dopo aver scoperto di essere stato preso in giro, per mesi, dal suo stesso sangue. Pierpaolo ha preferito non mostrare il suo volto. Abbiamo quindi fotografato le mani dell’uomo che ha spinto, personalmente, il fratello a compiere l’unico gesto corretto ed umano consegnandolo alle forze dell’ordine, mentre parla con la mamma di Eligia, Graziella.
E’ nello stesso giorno del fermo e della confessione dell’omicidio da parte di Christian Leonardi che il fratello Pierpaolo ha incontrato sia la famiglia Ardita sia la stampa.
<Che sequestrino la casa. Che venissero. Che portassero via anche le mattonelle>. Erano queste le parole che Christian Leonardidiceva al fratello all’inizio dell’atroce vicenda che lo vede sottoposto a fermo di indiziato di delitto per le ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato e procurato aborto.
“Se stai dicendo la verità e la perizia potrà dimostrare la tua estraneità a questa vicenda si farà chiarezza ma se dovessero emergere degli elementi tali che ti mettono con le spalle al muro non potrai più nasconderti“. Ed erano queste le parole di risposta del fratello dell’uomo.
Alla luce di quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato Pierpaolo Leonardi dichiara: “Quando i Ris ci hanno aperto gli occhi su quanto accaduto, insieme all’avvocato Scuderi abbiamo messo mio fratello alle strette. Ci sono volute ore ed ore ed ho avuto anche una colluttazione con lui“.
“Sono stati momenti di forte tensione perché il suo atteggiamento ci ha portato allo stremo, fino a quando siamo riusciti a farci rivelare la verità” – prosegue il fratello dell’uomo.
“Ho fatto un patto con lui: <o vai a costituirti tu o ti ci porto io per i capelli>. E così l’ho consegnato personalmente nelle mani dei Carabinieri” – aggiunge il fratello maggiore di Christian.
“E’ vero che è mio fratello ma sono un papà anche io – afferma Pierpaolo Leonardi – ed in quanto tale non posso tollerare un atteggiamento del genere. Non appena si è fatta chiarezza sulle modalità dell’accaduto ho preso le distanze da mio fratello ed ho assunto l’atteggiamento di chi doveva, invece, metter in ordine le cose. Siamo fratelli ma ho preso le distanze da lui. Condivido, invece, il dolore e l’amarezza della famiglia Ardita. In occasione di questa chiarezza le nostre famiglie si sono riavvicinate nel nome di mia cognata e di Giulia che è mia nipote“.
“Sono rimasto figlio unico” – conclude l’uomo.