News Siracusa. «Rivedere il regolamento comunale dei dehors per concedere più suolo pubblico a ristoranti e bar a titolo gratuito».
Questa la richiesta avanzata da Michele Mangiafico all’Amministrazione Comunale in vista dell’imminente Fase 2.
Secondo Mangiafico è necessario mettersi «al passo con i tempi, in un momento in cui tutte le abitudini sono cambiate e bisogna necessariamente adeguarsi».
Il Covid-19 ha fatto abbassare la saracinesche di tanti ristoratori, bar e pasticcerie della città che in fase di riapertura dovranno fare i conti con i mancati incassi e le spese da pagare.
«Dietro ogni singolo locale – dice Michele Mangiafico – ci sono famiglie e persone, piegate da una pandemia che ha spezzato l’economia».
Per Michele Mangiafico occorre un decisivo cambio di rotta o altrimenti il rischio è che queste attività possano non riaprire più.
In quest’ottica Mangiafico propone di rivedere il regolamento comunale dei dehors che, a Siracusa è fermo al 2012.
«Ampliare la superficie per poter inserire lo stesso numero di coperti ma alle distanze imposte dalle norme – questa la proposta di Mangiafico – L’unico modo per far sì che ciò avvenga è rivedere i regolamenti comunali che disciplinano un modo di fare ristorazione che oggi non esiste più, né a Siracusa, né nel resto d’Italia. Questo lavoro deve essere fatto immediatamente, prima dell’allentamento ulteriore del lockdown».
Soluzione questa adottata dai Comuni di Modica e Palazzolo Acreide, i quali concederanno un maggiore suolo pubblico a titolo gratuito agli esercizi commerciali, con conseguente sgravio fiscale e il beneficio di poter apparecchiare un maggior numero di tavoli nel rispetto delle distanze necessarie per il contenimento sanitario.
Peraltro, anche la Regione siciliana sta andando in questa direzione.
Proprio ieri infatti – conclude Mangiafico – è stato approvato in Assemblea Regionale un emendamento alla finanziaria che prevede l’istituzione del “Fondo perequativo degli enti locali” con una dotazione di 300 milioni euro, destinati alla compensazione delle minori entrate dei comuni che, tra l’altro, concede un aumento pari al 50% del suolo pubblico al fine di consentire il rispetto delle distanze derivanti dalle misure di contenimento dell’emergenza Covid-19».