Pippo Saraceno avrebbe sorriso e ci avrebbe immortalati tutti in uno dei suoi scatti fotografici questa mattina.
Sarebbe stato felice nel vedere tutta la sua “squadra” presente per lui. Avrebbe sorriso nel vedere volti coperti da mascherine. E chissà quanti scatti fotografici a raffica avrebbe realizzato.
Sulla sua bara una foto dove sorrideva. La sua immancabile macchina fotografica. Una sciarpa ed una maglia del suo amato Siracusa Calcio. Ed un gagliardetto della Deputazione della Cappella di Santa Lucia per la sua forte devozione verso la Santa Patrona.
Eppure non ci sono state tante lacrime tra tutti gli amici di Giuseppe Saraceno. Poche lacrime ma molti sorrisi fatti di ricordi. Ricordi che hanno legato don Pippo a tutti quelli che lo hanno conosciuto e vissuto. Ricordi che hanno suscitato il sorriso mentre le mani di tutti accarezzavano con affetto la bara come per un ultimo saluto.
Pippo Saraceno ci ha lasciati. Ma il suo posto a bordo campo, accanto al Simulacro argenteo di Santa Lucia, in ogni conferenza resterà sempre vuoto per lui. Che tanto ha fatto e dato a tutti.
Perché anche se non lo vedremo più fissamente sapremo che lui sarà presente, con la sua macchina fotografica, in ogni occasione ridendo o incazzandosi. Sì, incazzandosi. Perché anche il “maestro”, uomo gentile e d’altri tempi s’incazzava quando c’erano ritardi e quando un gol non veniva messo in rete.
Ed è proprio per questo che oggi, per dargli l’ultimo saluto, tutti siamo stati puntualissimi proprio come avrebbe voluto lui.
Arrivederci “maestro” da una delle tue “signorinelle”.