News Siracusa: sabato 28 maggio l’Hospice dell’Asp di Siracusa partecipa alla XV Giornata Nazionale del Sollievo con numerose iniziative ed attività promosse da svariate Associazioni di volontariato siracusane che si svolgeranno nell’area interna della Balza Acradina di Viale Tica.
Dalle ore 10 fino alle ore 23 si susseguiranno momenti di coinvolgimento dei cittadini, adulti, giovani e bambini, per riportare all’attenzione di tutti l’importanza del sollievo davanti alla sofferenza e al dolore, del supporto medico e psicologico a quei pazienti che soffrono e ai loro familiari che sono altrettanto travolti dalle malattie inguaribili.
Nell’arco della giornata si svolgeranno attività laboratoriali e creative per adulti e bambini, dibattiti ed incontri su temi riguardanti la salute e l’assistenza, spettacoli musicali e canori, giochi e divertimenti per vivere una esperienza di condivisione e di supporto a che soffre. Le numerose Associazioni con i loro volontari, animatori e operatori sanitari dell’Hospice si metteranno a disposizione della cittadinanza per fornire informazioni e promuovere la “cultura del sollievo”, per far sì che l’opinione pubblica sviluppi la consapevolezza in merito al trattamento del dolore e della sofferenza, per sollevare i pazienti dal dolore inutile e alleviare la sofferenza dei malati inguaribili.
“La ricorrenza annuale della giornata del sollievo, che nel resto d’Italia quest’anno cade domenica 29 maggio – spiega il responsabile dell’Hospice Giovanni Moruzzi – vuole sottolineare la centralità della persona malata e il suo diritto ad essere informata su quanto si può fare per controllare il dolore e la sofferenza attraverso le terapie più avanzate e più appropriate. Vuole altresì evidenziare sia l’importanza di considerare il malato nella sua interezza e globalità, ponendo l’attenzione su tutti i suoi bisogni, fisici, psichici, sociali e spirituali al fine di creare la migliore qualità di vita possibile, sia l’importanza di considerare il nucleo familiare di appartenenza come destinatario di sostegno psicologico e di interventi socio-sanitari per essere aiutato nella difficile fase di assistenza al malato inguaribile.E’ infine una occasione per considerare la sofferenza e il dolore come elementi presenti ed inevitabili nella vita di ciascuno e non negarne radicalmente la possibilità”.