News Siracusa: mentre succedono peste e corna le resta festa ferrea nel suo obiettivo, non scendere dalla panca e completare i suoi 120 addominali giornalieri.
Simpatica, per i consiglieri Pappalardo, D’Amico, Acquaviva, Moscuzza, Bonafede, Minimo e Salvo, come il prezzemolo che resta incastrato tra i denti non abbassa la testa e ride, con aria indifferente, restando serena davanti a tutte le accuse che la vedono al centro di una guerra politica, all’interno del Veremexio, tra renziani e cuperliani.
Dopo la prima polemica arriva la bomba: la Princiotta fuori dal Pd.
La Princiotta fuori dal Pd? Una bufala.
A confermarlo è la stessa consigliera mentre si allena in palestra con i capelli legati e neanche un filo di trucco.
“Il regolamento del Pd prevede che qualsiasi consigliere che possiede la tessera del Pd (ndr. e la Princiotta la possiede) non può non appartenere al gruppo consiliare”. “Ne consegue – prosegue la consigliera – che per espellere un consigliere dal gruppo bisogna prima espellerlo dal partito”.
“Questo potere – afferma con serenità la Princiotta – non appartiene, però, ne al consiglio comunale, ne al gruppo consiliare, ne al capogruppo e neanche al segretario provinciale”.
Dimostra indifferenza la Princiotta quando asserisce: “premetto che non ha votato, contro di me, il gruppo consiliare ma solo i consiglieri <fotiani>, se fosse stato così semplice sbattere fuori qualcuno con questa modalità credo proprio che avrebbero già fatto fuori l’intera componente, partendo dal deputato nazionale”.
“Mentre i consiglieri firmatari hanno trascorso il loro fine settimana – asserisce la Princiotta – riuniti per qualcosa di infattibile io vivo serenamente la mia vita”.
Chiaro è che la Princiotta non ha mai avuto le luci della ribalta così puntate su di lei tanto da avere giorni e giorni di prime pagine dedicate sui quotidiani.
Conclude ironicamente Simona Princiotta con una battuta su Pappalardo: “Pappalardo? Mai una mozione. Mai un comunicato. Mai promotore di un solo atto per la città. In compenso, però, sono giorni che convoca riunioni su riunioni su come eliminarmi. Lo invito a comprendere e accettare il fatto che io non sono nominata ma eletta, quindi potrebbe anche smetterla di perdere tempo”.
Di certo, oltre questa querelle politica, c’è che la Princiotta non sembra demordere come di sua consuetudine e sulle prime pagine l’unico commento che si lascia scappare è un ringraziamento a tutti i giornalisti per aver scelto delle belle foto.
Ultima concessione prima dei saluti. Alla domanda se vuole mandare un messaggio ai consiglieri “fotiani” che hanno firmato il documento la risposta è: “impegnatevi per la città perché con me… è tempu pessu“.