News Siracusa: “La società Circolo Canottieri Ortigia, gestore degli impianti della Cittadella dello sport, ha formalmente impedito agli atleti della 7 Scogli di fruire della piscina”. Così, il presidente della C.C. 7 Scogli, Dott. Marco Capillo, attacca apertamente la società gestente gli impianti della Cittadella dello sport, accusandola di antisportività.
“Una decisione così grave e palesemente antisportiva – prosegue il presidente della C.C. 7 Scogli – non ha precedenti, oltre ad essere del tutto immotivata. Infatti, la 7 Scogli, a fronte dell’utilizzo degli spazi acqua relativi al mese di novembre ha già erogato un acconto di duemila euro(che il gestore ha incassato) e ha fornito formale promessa di pagamento del saldo di 590 euro datata 30 dicembre. Il Circolo Canottieri Ortigia, con evidente proposito ritorsivo e comportandosi da esattore più che da gestore sportivo, ha preteso l’immediato pagamento da parte della 7 Scogli, non accettando un ritardo di appena quattro giorni di banca”.
“Ho chiesto all’Ing. Giuseppe Marotta di intervenire – spiega Capillo – tenuto conto che oltre ad essere presidente onorario del C.C. Ortigia è anche consigliere nazionale della Federazione Nuoto e Pallanuoto, ma mi ha detto di rivolgermi al presidente Vancheri, col quale naturalmente non sono riuscito a parlare. Ho richiesto l’intervento dell’ assessore alle Politiche sportive, Coppa, il quale si è limitato a comunicarmi per sms che il gestore non sarebbe “tornato indietro”. Come a dire: sono loro che decidono ed io non posso farci niente. A questo siamo!!!!”.
“L’unica che è intervenuta prontamente – dichiara Marco Capillo – è stata la Polizia di Stato, che ringrazio, da me chiamata perché prendesse atto della situazione e del danno cha la 7 Scogli ha subito a causa dell’atteggiamento incomprensibile del gestore. Mi chiedo a questo punto se fare sport a Siracusa sia ancora possibile se non si hanno mecenati alle spalle e se l’Amministrazione comunale voglia tutelarlo. Oltre a inviare una dettagliata esposizione dei fatti alla Federazione nazionale nuoto e pallanuoto – conclude il presidente Capillo – faremo una valutazione con i nostri legali su quanto accaduto e tuteleremo il nostro diritto a fare sport in tutte le sedi”.