News Siracusa: inizia oggi il processo per la morte di Stefano Biondo, disabile psichico deceduto a 21 anni per un presunto caso di malasanità su cui la magistratura sta cercando di fare luce.
Sulla terribile vicenda l’imputato è uno solo, un infermiere dell’Asp di Siracusa.
La Storia di Stefano: La storia del giovane Stefano sembra essere più complessa di quanto si possa immaginare. Stefano è entrato in TSO, nel reparto di psichiatria dell’Ospedale Umberto I di Siracusa nell’agosto del 2008 e fino al 24 gennaio del 2011 è rimasto lì. Solo il 25 gennaio, giorno del suo decesso, il giovane disabile aretuseo lasciava l’azienda ospedaliera per recarsi (dopo varie visite di ambientamento) all’interno della struttura privata. Nel pomeriggio dello stesso giorno la signora Rossana era chiamata d’urgenza per un’improvvisa crisi del fratello.
Arrivata nel luogo la sorella del giovane, si rendeva subito conto della gravità dei fatti. All’interno della stanza c’erano due infermieri e tre operatori e poi Stefano e tanto, troppo dolore. La stessa Rossana si premurava di praticare al fratello un massaggio cardiaco nonostante avesse la piena consapevolezza della morte del giovane
“Non ci dovrebbero essere ulteriori rinvii, ci rassicura il nostro avvocato Salvatore Massimo Lo Vecchio” – afferma la sorella del giovane Rossana La Monica.
“Per Stefano ha fallito la natura, ha fallito la Sanità, non deve, non può fallire la giustizia” – prosegue Rossana.
“Alla giusta giustizia pongo il mio appello – conclude la sorella di Stefano – non vi devono essere cittadini di serie A e serie B. Ne figli di un Dio minore. Stefano e tutte le persone che non racchiudono, per questa <malata> società, in se i cosiddetti canoni di <normalità> sono persone. Come tali devono avere gli stessi diritti e tutele”.