News Siracusa: a seguito dell’inchiesta che ha coinvolto l’Inda (leggi qui), il deputato nazionale del Partito Democratico Pippo Zappulla, ha deciso di scrivere, con una specifica interrogazione, al ministro Franceschini per chiedergli di attivare un’inchiesta amministrativa ministeriale.
“Le indagini che egregiamente la Procura della Repubblica di Siracusa sta portando avanti sulla gestione dell’Inda pone obiettivamente ombre inquietanti su regolarità, trasparenza e legalità e impone all’intera classe dirigente l’assunzione di precisi atti e iniziative politiche. Alla Magistratura, a cui rinnovo il mio pieno e convinto sostegno, il compito di verificare fino in fondo ipotesi di reato e eventuali incriminazioni, mentre la politica e le istituzioni hanno il dovere di illuminare la gestione dell’Inda evitando banalizzazioni, sottovalutazioni e il ripetersi di comportamenti irregolari se non proprio illegali” ha commentato Zappulla.
“L’Inda continua a rappresentare per la nostra cultura e per il turismo uno straordinario veicolo di promozione e attrazione, pertanto fare pulizia e fugare qualsiasi sospetto sulla gestione dell’importante ente culturale è interesse primario dell’istituto, della città di Siracusa e dell’intera comunità. Il ciclo delle rappresentazioni classiche – ha continuato – rappresenta uno degli appuntamenti di eccellenza culturale e artistica di assoluto prestigio e interesse nazionale e l’Inda deve essere liberato da ogni possibile nube e inquinamento. L’unico e fondamentale modo per farlo è quello di fare giustizia e ristabilire la verità sulle responsabilità personali di eventuali reati commessi. Condivido, pertanto, le preoccupazioni, gli interrogativi e lo sconcerto manifestati in diversi commenti sulle evidenti lacune di verifica e di controllo. E avendo davanti solo ed esclusivamente l’interesse generale, quello dell’Inda e della città di Siracusa, ho deciso di scrivere con una specifica interrogazione al ministro Franceschini per chiedergli di attivare una inchiesta amministrativa ministeriale. Inchiesta che ritengo vada attivata con l’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Inda che ha assunto la importante decisione di costituirsi parte civile nel processo che vedrà coinvolti diversi dipendenti. Così come auspico maggiore coraggio nell’assumere provvedimenti rigorosi nei confronti degli interessati: c’è bisogno di atti di grande coerenza finalizzati al solo scopo di tutelare il bene comune che è la fondazione, l’Inda e quel che rappresenta per la cultura e il turismo siracusano e non”.
“Quando tre inchieste della Magistratura mettono in fila ipotesi di reato come evasione fiscale, truffa e addirittura associazione a delinquere non ci possono essere atteggiamenti diplomatici né minimalisti. Sono un garantista e quindi la presunzione di innocenza è sacra nell’ordinamento giudiziario e costituzionale ma le ipotesi di reato gridano vendetta e impongono scelte adeguate e forti. Leggo del permanere di ombre, di vuoti pesanti di comunicazione e di informazione sulla gestione e affidamento di servizi fondamentali a partire dagli investimenti sulla pubblicità. Settore questo rilevantissimo per offrire una giusta copertura informativa di cui pare non si conoscono ancora ufficialmente i soggetti che hanno gestito per l’Inda la vicenda, i criteri di selezione e di assegnazione né addirittura chi alla fine ha pubblicizzato il ciclo delle rappresentazioni. A ognuno il proprio compito e proprio quando non lo si assolve correttamente che si creano le zone d’ombre e gli spazi grigi” ha concluso Zappulla.