News Siracusa: in questi giorni, con notevoli ritardi sulla conclusione dei lavori, è stata finalmente illuminata la rotatoria della Madonnina che porta al lido Sacramento (LEGGI QUI). “Ci saremmo aspettati che a pagare l’energia elettrica fosse stata, come giusto e dovuto, l’Anas e invece l’Amministrazione Comunale di Siracusa, che a questo punto pensiamo essere più ricca della stessa Anas, ha pensato di farsi carico dell’illuminazione della rotatoria – dichiarano l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS e il Presidente della Circoscrizione Neapolis Peppe Culotti. – E fin quando si trattava di pagare l’energia elettrica per una rotatoria, seppure un gesto di cattiva amministrazione, rimaneva un fatto veniale.Ma la cosa più grave e insopportabile, che avevamo denunciato, invitando l’Amministrazione Comunale a recedere da questi propositi folli, era quella di farsi consegnare dall’Anas tre ponti più il tratto stradale che da Siracusa porta fin dopo la rotatoria.
“L’ Amministrazione Comunale, – proseguono – che ha deciso ormai di passare alla storia come la peggiore mai avuta, dopo aver dimenticato l’esperienza drammatica del viadotto, cioè del ponte della Targia, ha pensato bene di farsene consegnare altri tre dall’Anas.L’Anas, stupita di fronte a tanta dabbenaggine, non ha visto l’ora di consegnare questi tre ponti, di cui due precedenti al secondo conflitto mondiale e un altro costruito immediatamente dopo.Un regalo del genere l’Anas non se lo aspettava nemmeno da Babbo Natale. C’è riuscita questa Amministrazione Comunale, arrecando un danno gravissimo ai siracusani, che, di qui a qualche anno, saranno costretti a occuparsi della ricostruzione o della messa in sicurezza di tre ponti che, già nella relazione della Protezione Civile, sono stati ritenuti non idonei in caso di esodo verso la Zona Sud”.
Due domande vengono spontanee: ma perché questa Amministrazione Comunale ha deciso di arrecare tanto danno ai siracusani? Quali sono le motivazioni vere o valide che possono giustificare un provvedimento del genere e così insensato? E allora ritorniamo alla solita risposta: abbiate pietà di questa città. Per carità, – hanno concluso Vinciullo e Culotti – andate a casa, non rovinatela definitivamente! Dimostrate di avere un po’ di amore liberando la nostra città dalla vostra presenza ingombrante e dannosa”.