News Siracusa: Salvo Sorbello, consigliere nazionale dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, ricorda la figura del conterraneo Giorgio La Pira, nato a Pozzallo, del quale ricorre oggi il 40mo anniversario della morte. La Pira fu deputato dell’Assemblea Costituente, parlamentare e primo cittadino di Firenze e sta per concludersi il processo di beatificazione di quello che è stato giustamente definito “il sindaco santo”.
“Come ebbe modo di sottolineare San Giovanni Paolo II – dichiara Sorbello – La Pira anche davanti ai potenti della Terra espose sempre con fermezza le sue idee di credente e di uomo amante della pace, invitando gli interlocutori a uno sforzo comune per promuovere tale bene fondamentale nei vari ambiti: nella società, nella politica, nell’economia, nelle culture e tra le religioni. E nella teoria e nella prassi politica, La Pira avvertiva l’esigenza di applicare la metodologia del Vangelo, ispirandosi al comandamento dell’amore e del perdono”.
Il consigliere nazionale Salvo Sorbello evidenzia anche come La Pira, riprendendo le parole di S. Caterina da Siena, ricordasse che le città non sono cose nostre di cui si possa disporre come vogliamo ma sono cose altrui, delle generazioni venture e quindi devono essere usate e migliorate, per essere consegnate ai nostri figli.
Sorbello ricorda anche come il giovanissimo La Pira, sotto lo pseudonimo “Gilapi”, partecipò a Siracusa a manifestazioni pubbliche, appoggiando i sottoscrittori del “manifesto futurista per le rappresentazioni classiche”.
“Come ha evidenziato di recente il prof. Marco Vitale – conclude Sorbello – che è anche consigliere regionale Acli, in un mondo umiliato e sottomesso dai signori del denaro, c’è bisogno di due profeti cristiani, nati nella nostra Sicilia: dell’utopista e sognatore La Pira, del rigoroso e ispirato Don Sturzo”.