Siracusa. Con l’apertura della nicchia del simulacro di San Sebastiano nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, mercoledì 17 gennaio, avranno inizio ufficialmente i festeggiamenti in onore del compatrono San Sebastiano. Alle ore 19.00 si assisterà alla traslazione del simulacro dalla nicchia all’altare maggiore. Da mercoledì fino a domenica 28 ci terranno le celebrazioni in onore del compatrono di Siracusa.
Durante la conferenza stampa di stamane, svoltasi nel Parlatorio della monache annesso alla chiesa di Santa Lucia alla Badia, sono stati mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale; Gaetano Romano e Michele Romano del Comitato di San Sebastiano, il vicesindaco Francesco Italia e il vicecomandante della polizia municipale, Romualdo Trionfante, a spiegare la festa nel dettaglio.
«I siracusani – ha detto mons. Marino – hanno vissuto questa relazione con San Sebastiano per la particolare attenzione ai fratelli. Nel Medioevo, quando è cominciata ad arrivare la peste, san Sebastiano è stato protettore . E’ stato da sempre certezza per Siracusa per restare protetta dalla peste. Un santo significativo, un santo miracoloso. Il porto di Siracusa era un porto molto frequentato, la peste era un rischio continuo per la città. San Sebastiano proteggeva ed è indicato come colui che è stato capace di liberare Siracusa dalla peste. Per questo i portuali sono legati al compatrono».
«Siracusa lo celebra come compatrono, per noi è importante l’aspetto popolare – così Michele Romano del Comitato di San Sebastiano ha ricordato l’importanza della devozione – Abbiamo pensato di focalizzare l’attenzione su una delle edicole più grandi che si trova a Porta Marina. Luogo dove la comunità si ferma a salutare questo santo: quest’anno ci sarà un momento di riflessione e lettura, leggeremo un momento del martirio durante la processione. Faremo un momento di riflessione davanti a questa edicola che è luogo di sosta spirituale e antropologica».
Sabato 20, alle ore 10.30 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa; mentre domenica 21, alle ore 11.30, la celebrazione sarà presieduta da mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, e alle ore 17.00 si svolgerà la processione del simulacro per le vie di Ortigia.
Dopo l’Ottavario, domenica 28 alle ore 19.00, la celebrazione sarà presieduta da mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale e alle ore 20.00 si assisterà alla traslazione del simulacro dall’altare alla nicchia e si chiuderanno così i festeggiamenti in onore del compatrono di Siracusa.
E’ stato Gaetano Romano ha ribadire, invece, la dimensione di comunione: «riprendiamo questa idea di comunità e abbiamo coinvolto i parroci del centro storico. Tanti i momenti significativi nel programma, le celebrazioni e la tradizionale asta dei doni».
Il vicecomandante Trionfante ha ricordato l’importanza della festa per il corpo della polizia municipale mentre il vicesindaco Italia ha evidenziato le necessità di fare comunità e di veicolare un messaggio culturale.
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