News Siracusa: il coordinatore territoriale della FSI, Federazione Sindacati Indipendenti, Natale Salvatore Romano ed il coordinatore Regionale Giuseppe Alicata denunciano il comportamento dell’attuale Commissario dell’Asp di Siracusa Dott. Salvatore Brugaletta che, avviando le procedure di reclutamento del personale, avrebbe licenziato cinque tecnici sanitari di laboratorio biomedico, con decorrenza 15/12/2017.
L’invito al Commissario dell’Asp di Siracusa, da parte dei due coordinatori FSI, è di fare un passo indietro riammettendo in servizio i tecnici licenziati.
“Seri professionisti, padri e madri di famiglia, che hanno prestato servizio in maniera continuativa presso l’Asp di Siracusa – spiegano i due coordinatori FSI – alcuni di essi per oltre sette anni, negandogli così di godere,per soli quindici giorni, del beneficio della legge Madia, tanta acclamata da tutti, soprattutto da quel personale che aspettava da tempo una soluzione definitiva all’incubo precariato con la sua entrata in vigore il 1 Gennaio del 2018″.
“I benefici della legge 75/2017, più conosciuta come Legge Madia – proseguono Romano e Alicata – si applicano esclusivamente a coloro che hanno lavorato in maniera continuativa per almeno 36 mesi. Appare strano a parere degli scriventi, come nella stesura del piano triennale del fabbisogno nell’anno 2017, i tecnici di laboratorio non abbiano ottenuto la stessa attenzione e la dovuta salvaguardia come è ,invece, avvenuto per altre figure professionali della stessa categoria ma di profilo diverso”.
“Tale comportamento – continuano i due – ci lascia allibiti, soprattutto alla luce della qualità futura dell’assistenza, si fà notare a chi legge che il 40% delle apparecchiature del nostro Ospedale Umberto I sono guaste,non comprendendo il motivo per cui non si proceda alla loro riparazione o sostituzione ; il licenziamento dei tecnici sanitari di laboratorio di analisi contribuirà ad aggravare la già deficitaria sanità siracusana, ci chiediamo con quali gravi ricadute sulla cittadinanza e sull’organizzazione del lavoro, anche in considerazione della legge 161/2015 e della legge 66/2003, che salvaguardano, sia per la dirigenza sanitaria che per il personale del comparto, lo stato psicofisico dei lavoratori.
“Riteniamo – concludono i coordinatori FSI Romano e Alicata – sia nostro dovere non rimanere in silenzio di fronte a tale fatti, anche in considerazione che a causa della necessità di garantire i servizi nelle varie strutture, vengono spesi quasi 4.000.000,00 di EURO di fondi contrattuali per lo straordinario e quasi 600.000 euro di fondi per progetti di interesse aziendale.Come può trovare riscontro la legge citata quando i lavoratori vengono posti in attività lavorativa di reperibilità in turni con orario enormemente superiore a quello previsto dalla legge?. Tale comportamento pregiudica anche l’attivazione della guardia attiva ed il famoso risparmio che da essa ne deriverebbe. Il Commissario dell’Asp, faccia un passo indietro, e metta il sindacato nelle condizioni di svolgere il ruolo che la legge gli riconosce, non lo convochi solo quando gli fa comodo”.