News Siracusa. La celebrazione del 4 novembre, Giornata nazionale della Unità nazionale e delle Forze Armate, istituita già a partire dal 1919 non ha perduto da allora il significato e il valore che rappresenta. La manifestazione si è svolta oggi presso l’hangar dell’Aeronautica Militare, Distaccamento Logistico di Siracusa.
Il Prefetto Giuseppe Castaldo ha inizialmente rivolto un cordiale saluto alle Autorità civili, militari e religiose, ai rappresentanti delle Forze Armate, delle Associazioni dei combattenti e reduci, delle Forze dell’Ordine e a tutti i corpi schierati ed anche agli studenti e ai cittadini presenti, ringraziando tutti per essere intervenuti e, in particolar modo, l’Aeronautica Militare per aver consentito l’organizzazione della manifestazione.
“Il 4 novembre – ha detto il Prefetto – Giornata nazionale della Unità nazionale e delle Forze Armate, riveste quest’anno un significato ancora più intenso: siamo a cento anni dalla fine della Grande guerra e delle immani sofferenze provocate da quel conflitto. Pur nel dolore e nei lutti che quella guerra portò in tutto il Paese crebbe in quegli anni un forte sentimento comune, una condivisione di obiettivi ed intenti che plasmò l’unità del nostro Paese”.
“Per l’unificazione del Paese – ha continuato Castaldo – molti sono stati i caduti, e tra loro molti Militari. Per questo la celebrazione dell’Unità Nazionale coincide con la giornata delle Forze Armate ed è la festa di tutto il popolo italiano, è il momento per ricordare ancora una volta gli alti valori della libertà, della democrazia, della solidarietà, della pace; valori accolti e consacrati nello spirito e nella lettera della nostra Carta Costituzionale, che sempre devono essere rispettati e sostenuti con la massima intensità. È doveroso oggi ricordare il sacrificio di tanti giovani uomini, il dolore di tante famiglie, così come il contributo che le Forze Armate hanno dato per l’edificazione di uno Stato democratico ed unito. Coltivare la loro memoria anche presso le nuove generazioni significa comprendere l’inestimabile ricchezza del patrimonio morale che ci hanno trasmesso e rappresenta, per tutti noi, lo stimolo più profondo ed autentico per adempiere ai nostri doveri di cittadini d’Italia e d’Europa”.
“La nostra Costituzione Repubblicana ripudia la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali e come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli. Con questo mandato costituzionale le nostre Forze Armate hanno il compito di difendere la Patria, la pace , la nostra libertà e i nostri valori. Un impegno che svolgono con professionalità e dedizione in Italia ma anche nelle numerose missioni all’estero in cui sono impegnate e nelle quali dimostrano non comuni capacità di dialogo con le popolazioni locali assieme ad una profonda umanità ed autorevolezza”.
“Anche queste missioni – ha detto il Prefetto – hanno purtroppo avuto i loro caduti e noi li ricordiamo con uguale commozione e vicinanza. Non dobbiamo dimenticare inoltre, il grande lavoro svolto dalle Forze Armate in occasione delle emergenze e delle calamità che hanno colpito il nostro Paese. Momenti difficili nei quali però emerge lo strettissimo legame che unisce i militari a tutti noi. Sono i valori della solidarietà, della condivisione del sacrificio nelle difficoltà, dell’aiuto a chi soffre o è in pericolo, dell’essere uniti, sentimenti che sono profondamente radicati nella nostra gente”.
“Alle Forze Armate e a tutte le forze dell’ordine, baluardi dell’integrità nazionale e della convivenza civile, rinnovo il mio grazie, e quello dell’intera comunità, per l’importante compito svolto quotidianamente a difesa della democrazia e della nostra libertà. A voi cittadini e studenti ricordo che il modo migliore per onorare i caduti, è quello di essere protagonisti consapevoli della vita della comunità, impegnandovi ad amare e servire la città in cui vivete e il nostro meraviglioso Paese nel rispetto dei valori costituzionali. Il tricolore che sventola in questo luogo – ha concluso – continui ad essere il simbolo della nostra unità. Viva le Forze armate, viva la Repubblica, viva l’Italia”.