Dare un segno concreto di solidarietà al territorio, in un momento di grave difficoltà sanitaria dovuta al Covid 19 e lo si faccia a partire dall’ENI, colosso petrolchimico a partecipazione statale.
Questo quello che chiede il segretario generale della Cgil Siracusa, Roberto Alosi che invita “le grandi committenti multinazionali e nazionali del polo Petrolchimico (Eni, Lukoil, Sonatrach, Sasol, Air Liquide) a fare con coraggio e generosità la loro parte e provino, per una volta, a contribuire – in modo significativo e con donazioni adeguate e non solamente simboliche – a tutelare e preservare lo stesso territorio dal quale per decenni hanno tratto enormi profitti. Sarebbe un bel segnale che andrebbe nella direzione, finalmente, della necessaria ricucitura del rapporto fra industria e territorio soprattutto in un momento di massima apprensione per la salute di tutta la nostra comunità”.
“La capacità economica di Eni, Lukoil, Sonatrach, Sasol e Air Liquide potrebbe nel nostro territorio fare la differenza nel contrasto all’impennata dei contagi e consentire con la massima rapidità l’allestimento di strutture sanitarie aggiuntive a quelle esistenti in grado di accogliere, curare e tutelare al meglio la salute di tutti – spiega Alosi – Una sensibilità ambientale e sociale richiesta all’intero apparato industriale siracusano che, accogliendola, dimostrerebbe la capacità di leggere, interpretare e rispondere alle attuali esigenze di tutela sanitaria di tutta una comunità”.
“Si tratta di un gesto di solidarietà collettiva nell’interesse reciproco di tutti – conclude Alosi – a partire dalle stesse aziende, che testimonierebbe un cambio di passo significativo nella complessa e articolata relazione fra industria, ambiente, salute e territorio”.