News Siracusa: In riferimento all’articolo di stampa che riporta le dichiarazioni scomposte del Presidente Ance, a seguito dell’operazione “Mutua Assistenza Edile”, la Federazione Unitaria dei lavoratori della Costruzione ritiene che lo stesso abbia sprecato in maniera evidente l’ennesima occasione di scegliere la linea di un silenzio costruttivo, invece di alimentare tensioni irresponsabili che il ruolo imporrebbe.
Non vogliamo alimentare nuove e inutili polemiche ma ricordiamo al Presidente Ance che il sindacato presidia l’ente paritetico, proprio per il significato letterale della parola. E l’intensificarsi della nostra presenza è legata alla responsabilità del ruolo e alla difficilissima situazione dell’economia siracusana che ha messo in ginocchio tutto il sistema delle imprese. Questo dovrebbe saperlo!
La Magistratura e le Fiamme Gialle hanno chiaramente riportato un successo. Abbiamo tutti ottenuto un risultato importante su una vicenda per la quale il sindacato si è impegnato ed ha saputo agire con oculatezza, onestà e determinazione. Non bisognava aggiungere altro e invece abbiamo dovuto registrare il tentativo reiterato di mettere in campo una difesa che nessuno ha richiesto, attaccando il sindacato e allontanando i riflettori dall’unica notizia rilevante sia giornalisticamente che penalmente e che noi ci siamo limitati a segnalare: si trattava di un imprenditore accusato di avere commesso un reato. Dovevamo omettere questa notizia perché timorosi di urtare la suscettibilità di qualcuno? Questo non coinvolge tutta l’Ance ovviamente, ma impone certamente delle riflessioni che questo contrattacco dimostra non esserci state.
Certamente il settore che rappresentiamo vive, forse, il momento più delicato della storia dal dopoguerra, con tutto quello che comporta. Questa considerazione impone una sana presa di coscienza da parte di tutti i soggetti che lo rappresentano sul campo e attraverso una rinnovata e forte collaborazione tra le parti, è necessario avere strumenti più adeguati per superare il momento critico. Alla fine gli obiettivi sono comuni: tutti vogliamo investimenti e lavoro!
In questo quadro gli Enti Bilaterali sono oggi, ancora di più, quello strumento da proteggere per salvaguardare e rilanciare il settore. È solo tutelandoli con cura, amministrandoli con saggezza e rafforzandoli con intelligenza che costituiranno, più di ieri, baluardo di difesa e garanzia di leggi e contratti sia per le imprese che per i lavoratori, questi ultimi i più esposti alla crisi distruttiva di questi anni.
A questa responsabilità vogliamo invitare l’Ance, per uscire immediatamente da questa inutile polemica, ripristinando la normale dialettica e proporre subito percorsi virtuosi iniziando dal tema certamente più rilevante che questa vicenda che ci ha drammaticamente insegnato: trovare modalità e azioni per rendere ancora più stringenti le regole di controllo, al fine di evitare che singoli soggetti possano giungere a tali reati.