“Da Ostello della gioventù a ostello della vergogna” questo il testo dello striscione apparso ieri sera con cui i militanti di CasaPound Siracusa tornano a farsi sentire, nonostante le rassicurazioni del sindaco, sulla recente ipotesi di destinare la struttura sita in Belvedere a centro d’accoglienza per immigrati.
“Troviamo inaccettabile anche solo l’ipotesi di stravolgere completamente il ruolo di una struttura storica della città – dice Fabio Camilli, referente di CasaPound Siracusa – l’Ostello non può trasformarsi da centro strategico per la cittadinanza a ghetto del business dell’immigrazione”.
“In un quartiere che già provato dalle aggressioni registrate ai danni ai residenti da parte di extracomunitari ospitati nei centri di prima accoglienza delle vicinanze – prosegue Camilli – si corre il rischio di alimentare tensioni di cui i siracusani farebbero volentieri a meno”.
“È anche paradossale che nella situazione post-covid – continua Camilli – in cui si fatica a ripartire, l’Ente Provinciale non metta tale struttura a disposizione degli italiani in difficoltà, come ad esempio con il progetto di riconversione in struttura ricettiva per disabili (già proposto tempo addietro) o con la trasformazione in colonia estiva per bambini di famiglie in emergenza economica”.
“Speriamo che il sindaco Francesco Italia mantenga la parola data – conclude Camilli – e che prenda in considerazione le nostre proposte”.