Siracusa. Il corteo procede veloce lungo le vie della città, partito alle ore 9 circa dal campo scuola “Pippo Di Natale”, i giovani sono arrivati in piazza Archimede e hanno manifestato di fronte la Prefettura per dire basta a scuole pericolose. Un corteo che nasce come pronta risposta ai fatti del liceo “Quintiliano” quando, lo scorso mercoledì, in un normale giorno di scuola, due studente sono state coinvolte nel crollo di calcinacci dal tetto dell’aula dove stavano seguendo una lezione (leggi qui). Oggi la lezione la vogliono dare loro, gli stessi studenti che si sono stancati di essere vittime di questa edilizia scolastica carente, di aule che “cadono a pezzi” sulle loro teste. Quelle teste che oggi sono protette da cachi protettivi di colore verde.
“Oggi eravamo con i caschi verdi in corteo per esprimere solidarietà alle studentesse e agli studenti colpiti in questi gironi da calcinacci e crolli vario- dichiara Arianna Castronovo, Unione degli Studenti Siracusa, che prosegue spiegando -. Siamo scesi in piazza per rivendicare scuole sicure,accessibili ed inclusive. Siamo stanchi di ulteriori rimandi, servono risposte adesso: sono necessari interventi strutturali e non misure spot. Il caschetto verde è per noi strumento di rivendicazione, per raccontarvi la realtà delle nostre scuole e delle nostre classi, non possiamo indossarlo a scuola, non possiamo scansare pezzi di muro mentre facciamo matematica, non possiamo continuare a vivere in scuole sicure da morire”. Servono anagrafe reali, piani lungimiranti sull’edilizia, finanziamenti strutturali e un Tavolo permanente per l’Edilizia, – conclude- perché se pensate che l’edilizia riguardi solo pochi dirigenti e funzionari noi vi dimostreremo ancora una volta, se fosse necessario, che le scuole sono di chi le vive.