Solo pochi giorni addietro il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, denunciava: “abbiamo chiesto 362 aspiratori elettrici e ce ne hanno consegnati zero. Cinquecentomila kit diagnostici, consegnati zero. Ventilatori elettrici, richiesti 416 e consegnati zero. Mascherine ffp2 e ffp3 richieste 5,2 milioni, consegnate 41.560. Mascherine chirurgiche richieste 13 milioni, consegnate 170mila. Guanti sterili richiesti 53milioni, consegnati 82mila”.
E’ quindi un dato di fatto, e non fantascienza, che a Siracusa (come in tutta l’Italia allo stato attuale) all’interno degli ospedali scarseggia il materiale di protezione utile ai medici ed al personale.
Un video quasi virale ieri ha invaso ogni cellulare e social dei siracusani. Un video dove un “presunto” infermiere all’interno di una tenda pre-triage dell’Umberto I di Siracusa denunciava, in maniera molto concitata, le condizioni di terrore alle quali era sottoposto a lavorare.
Ed è subito stato panico fino a quando, poco dopo la mezzanotte l’Asp ha, con un comunicato ufficiale, cercato di fare chiarezza sulla situazione definendo quanto visto “volgare e scomposto video fake in una tenda pre-triage, già segnalato alle forze di Polizia“.
La nota proseguiva poi: “La direzione aziendale dell’Asp di Siracusa esprime profonda indignazione per le falsità che sono state affermate in uno scomposto e volgare video presuntivamente girato all’interno di una tenda di pre-triage da un fantomatico operatore sanitario che non risulterebbe dipendente dell’Azienda, nei confronti del quale si è già proceduto a presentare segnalazione alle forze di polizia. Del resto se quanto affermato fosse stato vero non si sarebbe nascosto dietro una maschera né avrebbe potuto rivolgere tali affermazioni nei confronti dell’intera classe medica ospedaliera che ad oggi si sta facendo in quattro per curare la gente. Fake del genere, in un momento come questo di grande emergenza, creano allarme nella popolazione e meritano di essere perseguiti in ogni sede. Infine, lo smodato e volgare attacco nei confronti del Direttore del Pronto soccorso, in questo momento, è un gesto che desta solo disprezzo“.
Un infermiere non infermiere, quindi, che si sarebbe intrufolato all’interno di una postazione adibita all’emergenza cercando di seminare panico. Pare che nessuno riesca a riconoscere, come un collega, l’autore del video che a questo punto, se fosse davvero un operatore rischierebbe il licenziamento. Dall’altro canto, invece, ci si domanda come un “esterno” abbia potuto avere accesso in una zona così delicata in un momento particolarissimo come questo riuscendo anche a realizzare un video.
La smentita dell’Asp è chiara come è chiaro che verranno presi provvedimenti in merito all’autore, chiunque esso sia, del video anche se resta comunque l’emergenza di medici e infermieri che da più di un mese, ormai, vivono una vera e propria emergenza.