News Siracusa: “sui lavori dell’ultima seduta del Consiglio comunale, l’opposizione, oltre a peccare di irresponsabilità, mente spudoratamente alla città. I consiglieri di opposizione, infatti, approfittando della sospensione dei lavori per approfondire un punto relativo al regolamento delle commissioni, non sono rientrati in aula, pur di far cadere il numero legale”: hanno dichiarato i componenti del gruppo consiliare del PD dopo il mancato raggiungimento del numero legale nell’ultimo consiglio comunale (leggi qui).
“Un comportamento che si sarebbe potuto definire accettabile se fosse stato indotto da motivi personali, ma, a quanto pare, i pavidi consiglieri, si sono nascosti nell’archivio del palazzo di città. Non trovano alcun fondamento, dunque, quelle “motivazioni politiche”, palesate dagli stessi consiglieri di opposizione, per giustificare il loro mancato rientro in aula. Con tale condotta i consiglieri non soltanto hanno mancato di rispetto agli elettori, ma hanno determinato ancora una volta lo sperpero del denaro pubblico e il rallentamento dei lavori. Un vero paradosso se si considera che il regolamento in esame doveva essere approvato non soltanto per renderlo più aderente alla legislazione regionale, ma anche per migliorare l’attività delle commissioni e razionalizzarne la spesa”.
“Come se ciò non bastasse, gli stessi consiglieri colpevolmente assenti hanno ingaggiato una battaglia mediatica per gettare fango sulla maggioranza, accusata di aver fatto mancare il numero legale per non trattare la costituzione della commissione di indagine sugli asili nido, proposta proprio da loro, nonché il piano di lottizzazione nella zona della Pizzuta. I componenti dell’opposizione sperano di esautorarci di ogni potere, pensando di portare l’amministrazione in carica allo sfascio. Pensano forse che nelle loro mani i problemi della città si risolverebbero magicamente? Vorremmo ricordare che alcuni di questi consiglieri, assessori al tempo della giunta Visentin, proprio in materia di asili nido avevano avallato che si procedesse con il regime della proroghe, piuttosto che indire una gara di tipo europeo, come ha correttamente scelto l’amministrazione Garozzo”.
“Infine, – ha concluso il gruppo– ci preme sottolineare che la tecnica mediatica utilizzata dall’opposizione è propria di chi intende solo farsi pubblicità sulla stampa, proponendosi come paladini della legalità, piuttosto che adoperarsi per portare a soluzione le varie problematiche che interessano la collettività”.