News Siracusa: saranno scelte discusse e condivise con tutte le parti sociali e politiche del territorio a determinare la sanità siracusana dei prossimi anni. Già dal mese di agosto il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta, insieme ai direttori amministrativo e sanitario Giuseppe Di Bella e Anselmo Madeddu, sta operando alla stesura condivisa della versione definitiva della nuova pianta organica e del nuovo atto aziendale, che dovranno essere presentati entro il prossimo 30 settembre all’approvazione dell’Assessorato regionale della Salute. Una stesura caratterizzata senza sosta dalla trasparenza, dal confronto e dalla condivisione con i deputati siracusani, i sindaci, le organizzazioni sindacali ed i dirigenti aziendali.
Proprio stamattina, alla conferenza dei sindaci della provincia di Siracusa, convocata dal primo cittadino aretuseo Giancarlo Garozzo nella sala conferenze del presidio ospedaliero Rizza, è stata presentata la nuova versione del documento, modificato secondo le varie indicazioni fornite durante i numerosi precedenti incontri.
Tappe importanti quelle ripercorse dal direttore generale Brugaletta che, dal mese di agosto ad oggi, hanno portato alla stesura del documento. Lo stesso, nella versione rivisitata secondo le varie istanze, era stato già illustrato martedì scorso ai sindacati e ai dirigenti dell’Azienda. I contenuti del testo, dettagliati dal direttore sanitario Anselmo Madeddu, tengono conto delle proposte migliorative formulate e, soprattutto, rispettano la metodologia, i criteri e gli standard fissati dalle linee guida emanate lo scorso 6 agosto dall’assessorato regionale della Salute e dal nuovo tetto di spesa massima, innalzata per l’Asp di Siracusa a poco oltre 180 milioni rispetto ai previ assegnati 169 e mezzo. Dopo il costruttivo confronto, la conferenza dei sindaci è stata aggiornata alla prossima settimana per il parere definitivo.
“L’intero impianto del disegno strategico – afferma il direttore sanitario Anselmo Madeddu – oltre che sui vincoli di legge e sugli standard regionali, è stato fondato sulla analisi dell’offerta e su quella dei dati epidemiologici della provincia, che hanno messo in evidenza le criticità che hanno ispirato l’individuazione dei nuovi servizi, dall’offerta oncologica a quella dell’emergenza”.
“Le priorità che abbiamo seguito nella predisposizione della bozza di dotazione organica – commenta il direttore generale Salvatore Brugaletta – riguardano essenzialmente il riadeguamento delle dotazioni del personale nelle strutture esistenti entro i limiti degli standard minimi regionali, per garantire la sicurezza degli utenti e l’efficienza dei servizi, con particolare riferimento, ad esempio, ai punti nascita e all’emergenza, la realizzazione di almeno quattro nuovi servizi di grande valenza strategica nei quattro presidi dell’Asp, la Radioterapia a Siracusa, la Oncologia Medica e la Oncoematologia ad Augusta e le Rianimazioni a Lentini e Avola-Noto, la stabilizzazione dei contrattisti ex LSU”.
“In questo grande e delicato impegno che sta ridisegnando la sanità del futuro – continua il direttore generale dell’Asp di Siracusa – mi corre l’obbligo e il piacere di sottolineare lo spirito di grande collaborazione e partecipazione costruttiva, nel rispetto dei ruoli, che sto riscontrando in tutte le parti sociali e politiche del territorio e negli uffici assessoriali. Nel mese di agosto abbiamo lavorato per esitare il 27 dello stesso mese una prima bozza di pianta organica e di atto aziendale che abbiamo sottoposto a deputati e sindacati”.
Suggerimenti e proposte provenienti anche da tutti i dirigenti dell’Azienda – conclude Brugaletta – sono stati discussi attentamente, ed in gran parte recepiti, nel corso di numerosi incontri che ci hanno permesso di migliorare la definizione della bozza del documento contemperando l’esigenza di incrementare il personale medico e infermieristico, soprattutto degli ospedali, migliorare le condizioni di lavoro del personale aziendale e incrementare l’efficacia e l’efficienza dei Servizi al fine di offrire una risposta ancora più adeguata alla domanda di salute del cittadino”.