News Siracusa: è stata inaugurata venerdì 5 giugno la mostra collettiva d’arte “Lo Spazio e la Materia”. Fino a giorno 21 giugno i lavori di Aldo Giovannini e Gianni Serra saranno esposti alla Not’Art Galleria in Piazza San Giuseppe 31.
Il lavoro di Aldo Giovannini si contraddistingue per le tecniche e le pratiche della scenografia, le qualità interattive dell’installazione, il linguaggio formale della scultura contemporanea, la funzionalità e la ricercatezza tipiche del design. Un’armatura metallica, una mescola speciale di resine, sabbie e polveri di marmo costituiscono l’ossatura e il corpo delle sue sculture. La luce anima la materia, trasformando l’oggetto in paesaggio, delineando i contorni e la fisionomia di un mondo immaginario dal cui centro esplode la forma, traccia materica di una energia dinamica. La struttura perde le sue qualità ridondanti, la sua prevedibilità, per diventare connessione, comunicazione diretta e immediata, canale di circolazione.
Gianni Serra è invece colpito dalle forme geometriche alla quali cerca di conferire una matericità tridimensionale. Serra predilige l’uso di materiali come la pietra lavica, l’acciaio, l’alluminio, la gomma liquida, il vetro, il gesso, lo stucco. Le linee e le forme dei suoi quadri-scultura sono pensate e costruite meticolosamente secondo regole progettuali precise. L’esigenza è quella di creare oggetti manipolando materiali vari che una volta mescolati, affiancati, sovrapposti diventano opere dalle armoniche linee geometriche.
La mostra è stata concepita in un susseguirsi di una originale interazione di letture, processi artistici e creativi, linguaggi e modalità espressive. Decisivo emerge il dialogo tra opere e materiali, tra possibilità e suggestioni immaginative, tra percorsi creativi diversi.
La collettiva si propone di rendere visibile un percorso incentrato su confronti originali e su possibili aperture tra diversi processi artistici. L’obiettivo è costituire un momento importante di incontro tra poetiche che entrano in comunicazione generando un’azione collettiva capace di muovere pulsioni e forti sentimenti vitali. Le opere, differenti per materiali, concezione, sistemi semantici e metodologia formale, riescono a dialogare con efficacia tra di loro confrontando in tal modo i propri assetti. Ad accomunare Anelli, Flaccavento e Pingitore, così come suggerisce Finizio, l’esistenza meridionale, il suggestivo territorio cosentino ed un solidale spirito culturale di arte e di vita.