News Siracusa: Lo Spi Cgil e il Patronato Inca di Siracusa lanciano la campagna “Diritti inespressi – Controlla la tua pensione” per invitare anziani e pensionati con un reddito medio-basso, iscritti e non, a verificare la propria pensione.
Assegni al nucleo familiare, integrazioni al trattamento minimo, somme e importi aggiuntivi, quattordicesima mensilità sono solo alcune delle prestazioni a cui un anziano, con un reddito basso, può avere diritto ma che non vengono automaticamente erogate dall’Inps. Queste devono invece essere esplicitamente richieste.
Dal 2013 l’Inps non ha più inviato il cedolino mensile ai pensionati e la “busta paga/pensione” è consultabile solo online sul sito dell’ente ed è necessario ai fini dell’operazione avvalersi dell’apposito “Pin”. Passaggi spesso non semplici per gli anziani che non sanno bene utilizzare Internet. Per ovviare al problema, Lo Spi e l’Inca controlleranno l’ObisM, la busta paga dei pensionati, verificando eventuali errori o mancati calcoli facendo richiesta all’Istituto di previdenza per il ricalcolo della pensione ed il recupero degli arretrati, il cui periodo di retroattività si estende sino ai 5 anni.
Si chiamano “diritti inespressi” perché possono essere soddisfatti solo a fronte di una esplicita richiesta da parte dell’interessato, che spesso però non sa di averne diritto o non riesce a verificare se gli vengono già corrisposti insieme alla pensione. Per questo motivo, il Sindacato dei Pensionati e il Patronato della Cgil di Siracusa, stanno avviando una campagna di verifica e di controllo delle pensioni.
“Dalla prossima settimana – spiegano Valeria Tranchina e Yvonne Motta di Spi Cgil – anche con l’avvio palese della campagna che sarà pubblicizzata con un Camper nei comuni della provincia, in tutte le sedi della Cgil i pensionati potranno rivolgersi allo Spi che con la competenza degli operatori del Patronato potranno avviare il controllo della pensione. L’intento è di affiancare l’anziano per verificare se esistono eventuali crediti nei confronti dell’Inps.
“A volte – concludono Tranchina e Motta – si tratta di piccole cifre ma che diventano importanti per coloro che percepiscono un assegno al minimo o hanno un reddito basso. Con la nostra attività e il nostro impegno molti pensionati potranno integrare il proprio assegno con altre somme, seppur piccole, ma spesso indispensabili per condurre una vita più dignitosa e affrontare problemi economici e di salute”.