News Siracusa: hanno avuto l’arduo compito di accompagnare musicalmente il primo anniversario della tragica scomparsa di Eligia Ardita e della piccola Giulia.
Loro sono un gruppo musicale di cover live che nasce dall’idea dei cinque componenti che hanno deciso di unire musica e spettacolo allo stesso tempo cercando di carpire sia le movenze sia la voce degli artisti portati nei loro concerti. Parliamo di: Paolo Guarino, Luigi Trombatore, Massimo Boccaccio, Claudio Stampigli, Corrado Boccaccio e Tiziana Cimone. Sono più semplicemente i “Falsi d’Autore” gruppo molto amato dalla famiglia Ardita che, dopo la messa in suffragio, ha volto ricordare Eligia con un momento musicale affinché i brani che la donna amava tanto potessero arrivare dritti al cuore dei presenti grazie ai “Falsi d’Autore“.
Ci siamo soffermati proprio con la band scambiando alcune veloci battute.
-Ad un anno dalla morte di Eligia Ardita voi che portate, solitamente, il sorriso siete stati chiamati in causa rivestendo un ruolo completamente nuovo da quello dei soliti “Falsi d’Autore”. Volti diversi…
“Decisamente si. Per noi che siamo un gruppo di musica e cabaret è chiaro che diventa molto difficile esibirci in queste serate. È una grandissima emozione essere qui ed essere stati chiamati dalla famiglia ed è proprio per questo che abbiamo messo in scena uno spettacolo diverso dal solito. Un momento di vera musica dove abbiamo sfruttato le capacità musicali dei componenti dell’intera band. Il tema che affrontiamo questa sera è davvero particolare e siamo saliti sul palco dando il giusto valore in quanto ognuno di noi ha una famiglia e vive per essa. Speriamo di aver lasciato un piccolo contributo con la nostra presenza. Un contributo che non porterà a nulla per far tornare in terra Eligia e Giulia ma che, in qualche modo, possa sensibilizzare sempre di più la gente”.
–Se i “Falsi d’Autore” dovessero dedicare una canzone ad Eligia…
“Noi partiremo proprio con una canzone di Renato Zero che Eligia amava tanto <Nei giardini che nessuno sa>. Un brano che avevamo inserito in scaletta e che abbiamo scoperto solo successivamente essere la canzone preferita dalla giovane mamma scomparsa”.
–E per la piccola Giulia?
“<Gli Angeli> di Vasco Rossi, senza dubbio”.
-Un messaggio che un gruppo, composto da cinque uomini e la presenza importantissima di una donna, lancerebbe al gentil sesso quale sarebbe?
“Proviamo a lanciare sempre moltissimi messaggi importanti con i nostri spettacoli. I <Falsi d’Autore> nascono con un intento sociale molto forte. Almeno una volta al mese la band si esibisce dedicando la serata a chi ne ha di bisogno che sia un’associazione o un singolo. Invitiamo gli uomini a comprendere l’importanza della donna e lo facciamo appropriandosi di un pezzo di una canzone di Mia Martini che recita <sono figli delle donne, ma non sono come noi>. Alle donne, invece, diciamo che quando il proprio uomo, fidanzato, marito o compagno comincia ad usare le mani o un linguaggio forte è giunto il momento di troncare i rapporti, e denunciare, senza indugio in quanto non c’è nessun futuro in un rapporto malato”.