
La richiesta di una commissione di verifica delle procedure di accorpamento, in un primo tempo approvata con determina dall’assessore Lo Bello, non solo è stata successivamente disattesa “ma addirittura sono stati varati provvedimenti in sfregio proprio a quella richiesta, basandosi esclusivamente sui controversi dati e rilievi del commissario ad acta per l’accorpamento delle Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa dott. Alfio Pagliaro la cui condotta, a seguito delle nostre denunce, è tutt’ora al vaglio della Magistratura amministrativa e penale oltre che oggetto di una specifica interrogazione parlamentare da parte dell’On. Gianpiero D’Alia”.
La necessità di una seria verifica dei numeri e delle procedure viene però vista inspiegabilmente da una parte di associazioni datoriali come fumo negli occhi, nonostante si dicano sicure del risultato ottenuto.
“E’ evidente – sostengono le associazioni firmatarie della diffida – il paradosso di una simile situazione: da una parte si è sicuri di quanto accaduto, dall’altra se ne rifiuta una puntuale e trasparente verifica. Delle due l’una: o il risultato non è poi così scontato o la procedura non è stata del tutto lineare e trasparente. Di chi o di che cosa hanno dunque paura questi soggetti? Di sicuro non dovrebbero averne della verità, o almeno così ci auguriamo”.
Netta e lapidaria la conclusione delle associazioni datoriali di Catania, Siracusa e Ragusa firmatarie del documento: “auspichiamo che si attenda ormai l’imminente arrivo della Legge Madia sulla riforma della P.A., contenente con precisione e chiarezza le nuove procedure per gli accorpamenti ma qualora la diffida fosse disattesa – concludono – riterremo direttamente e personalmente responsabili per i danni causati sia il Presidente Crocetta sia l’assessore Lo Bello”.