News Siracusa: è stata sgominata una complessa organizzazione criminale specializzata nel traffico di stupefacenti dalla Lombardia e dalla Calabria verso Siracusa. La base della rete era proprio a Siracusa.
Sono 23 le persone arrestate in un’operazione antidroga dei carabinieri del Comando provinciale di Siracusa. Oltre alle ordinanze di custodia cautelare, sono stati notifica altri 7 provvedimenti giudiziari, con il supporto dei Comandi provinciali di Milano, Pavia, Potenza e Reggio Calabria. Associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di stupefacenti e trasferimento fraudolento di valori in concorso, sono i reati contestati a vario titolo dal Gip, che ha accolte le richieste della Direzione distrettuale antimafia di Catania. Sequestrati beni per oltre 11 milioni di euro. Oltre 100 i militari impegnati nell’operazione.
C’è un ex consigliere comunale di Siracusa tra le persone coinvolte nell’operazione antidroga chiamata dai carabinieri “Euripide e Mammona” e che ha portato a 23 arresti tra la Sicilia, Milano e la Calabria. E’ Roberto Messina, 59 anni, risultato intestatario di una parte dei beni sequestrati al gruppo che riciclava i soldi accumulati con il commercio di cocaina, eroina, hashish e marijuana. Sono 9 le ordinanze di custodia cautelare in carcere e 14 quelle ai domiciliari. Notificate anche 7 misure di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra le persone trasferite in carcere c’è anche Carmelo Minimo, figlio di un consigliere comunale di Siracusa attualmente in carica e indicato come referente a Milano della banda.
Un ruolo carismatico nell’organizzazione lo avrebbe avuto anche un altro Francesco Messina, 37 anni, figlio di uno dei tre “capi”. Carmelo Minimo, 35 anni, sarebbe stato invece il riferimento dell’organizzazione in Lombardia, a Milano per l’esattezza, di cui facevano parte anche gregari reclutati sul posto e due stranieri. Anche loro due sono stati arrestati. Sono stati posti in arresto anche Vincenzo Latina (33 anni), Ernesto Maiorca (38 anni), Carmelo Messina (45 anni), Carmelo Tagliata (32 anni) e Alessandro Talio (38 anni).
In quattordici sono finiti ai domiciliari, mentre per altri sette soggetti è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Diverse le donne, “utilizzate” dal gruppo come intestatarie di beni e attività attraverso cui ripulire il denaro frutto dei traffici illeciti.
A questo proposito, sono stati sequestrati a Siracusa 3 appartamenti, 5 fabbricati, un’attività commerciale denominata “Bar Panineria di Messina Venera”, quote societarie delle ditte Edilsir srl e Bra srl oltre a 16 autovetture, 3 autocarri e 7 motocicli.