News Sicilia: si è tenuta nell’auditorium comunale di Monterosso Almo, sabato 23 gennaio, la presentazione dei cortometraggi realizzati da Turi Occhipinti e Gaetano Scollo, con il montaggio di Andrea Criscione e Lorenzo La Rosa. Dopo una breve introduzione all’evento dell’assessore Giusy Di Natale che ha presentato l’iniziativa patrocinata dal comune ragusano e i contenuti dei lavori, sono stati proiettati i due cortometraggi capaci di attrarre vivo interesse nei numerosi presenti.
Il primo corto intitolato “Cibo, Amore, Identità” descrive aspetti della tradizione del mondo rurale di Monterosso Almo, svolgendo un vero e proprio percorso tra antiche consuetudini del mondo agricolo-pastorale. Un percorso ampiamente illustrato da colorate immagini che hanno saputo rendere omaggio alla sacralità dei gesti, ulteriormente sottolineati dalla voce fuori campo che ha accompagnato la fruizione dell’intero corto.
La seconda proiezione traccia visivamente le diverse fasi di realizzazione di un libro, stampato a mano, dal titolo “Fantastiche Presenze” di Gaetano Cosentini edito dalla ElleDue di Ragusa. Dopo una breve introduzione sul contesto ambientale nostalgico di Ragusa Ibla, il cortometraggio rivive nei minimi particolari la lavorazione del libro, dalla impaginazione e stampa alla rilegatura. L’azione si compie nell’antica sede della tipografia dove sono custoditi interessanti reperti storici e, anche qui, una voce fuori campo si alterna agli interventi dei creatori materiali del libro: tipografi, autore e rilegatore.
Al termine della proiezione del secondo cortometraggio, il Professor Cosentini è stato autore di un attento intervento dove ci si è soffermati sulla necessità di tutelare e diffondere i valori di un’autentica tradizione culturale, puntualizzando come la reale essenza del mondo siciliano vada prima colta, capita e poi inevitabilmente apprezzata.
L’autore del volume, dopo i ringraziamenti allo staff della ElleDue impegnata per ben cinque mesi nella realizzazione del lavoro, ha messo in evidenza come iniziative del genere siano capaci da una parte, di riprendere persino l’antica arte di Gutenberg e dall’altra costituire prova tangibile di come il progresso non possa, con la sua frenesia, annullare quanto per secoli prodotto con mirabile intelligenza e certosina pazienza.