L’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo ha dichiarato: “Accogliere è un dovere da cristiani”
La nave Sea Watch è ancorata nelle acque territoriali italiane a un miglio al largo delle coste di Siracusa. L’ingresso è stato consentito a causa delle cattive condizioni meteo per garantire la sicurezza dei 47 migranti che si trovano a bordo, ormai da 7 giorni, e della stessa imbarcazione. La Sea Watch è affiancata da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Il Governo Italiano non muove di un centimetro la linea sulle Ong non offrendo la possibilità di attraccare a Siracusa. La collaborazione c’è ma si spinge anche
Dopo la disponibilità del sindaco Francesco Italia ad accogliere i migranti il difensore dei diritti del bambino, l’avvocato Carla Trommino, chiede di “voler procedere con urgenza alla verifica in merito alla presenza di minori a bordo e, qualora l’esito della verifica fosse positivo, di intimare al Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione lo sbarco immediato dei minori presenti a bordo ovvero di Volerlo disporre in via diretta, con provvedimento da eseguire attraverso la forza pubblica”.
Alle parole del primo cittadino seguono oggi quelle dell’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo: “Posso solo dire che di fronte a persone che rischiano la vita, ognuno di noi, per la propria parte, si deve attivare per assicurare la migliore accoglienza e la salvaguardia della vita […] non possiamo pensare che queste persone non abbiano alcun diritto, tra cui il diritto alla vita, all’accoglienza. Per cui quello che é nelle nostre possibilità va fatto. Mi auguro che in alto loco si pensi in maniera corretta”.