News Siracusa: In occasione, e in attesa, dell’International Jazz Day UNESCO il pianista siracusano si esibirà in tre concerti all’Antico Mercato di Siracusa al fianco di alcuni dei più interessanti nomi del jazz nazionale.
«In un periodo in cui impera il razzismo, il jazz è un bell’esempio di convivenza al di là delle differenze». A parlare è il pianista siracusano Raffaele Genovese, che sarà protagonista nei prossimi giorni degli eventi aretusei (organizzati dalla associazione “A.R.C.A” in collaborazione con “Jecos”) per l’International Jazz Day UNESCO.
Il primo appuntamento è per domani (martedì 28 aprile) assieme alla cantante Daniela Spalletta. In programma il meglio della produzione dei due artisti, riarrangiato per l’occasione in una veste intima e ricercata. Ecco allora “D Birth” (title track del nuovo album della Spalletta) assumere un carattere completamente diverso rispetto alla versione registrata sul disco con gli “Urban Fabula”. Nell’incontro con Genovese, infatti, l’idea musicale alla base del brano acquista un carattere introspettivo, quasi sussurrato. Allo stesso modo sorprende la rilettura di “Fire and ice”, uno dei brani portanti della produzione del pianista siracusano, inciso nel suo primo album con un ensemble di cinque elementi (tra cui Fabrizio Bosso) e riproposto in una veste totalmente nuova per questo duo. Protagoniste diventano dunque le ritmate improvvisazioni di entrambi: il frizzante scat della cantante e i ricercati assoli del pianista.
Non meno interessante il concerto di mercoledì 29, intitolato “Tra Folk e Jazz”. Raffaele Genovese e il sassofonista Antonio Bonasera eseguiranno alcuni brani della tradizione siciliana rileggendoli in arrangiamenti moderni, influenzati tanto dal jazz quanto dalle altre sonorità dei nostri tempi.
«Il jazz – spiega Genovese – è libertà. Un contenitore dove si può trovare di tutto: dalla musica popolare a quella etnica, passando per elementi provenienti dalla classica. L’idea, pertanto, di tradurre in chiave jazz questi classici mi ha molto stimolato, perché consente di liberare un’energia interiore che la musica scritta spesso tiene prigioniera». In scaletta ci saranno ballate come “Vurria cantari nta li matinati” ma anche “Mi votu e mi rivotu suspirannu” e “Cu ti lu dissi”, brani resi celebri dalle interpretazioni di Rosa Balistreri.
Terzo concerto sarà infine quello di giovedì 30, durante il quale Genovese accompagnerà i cantanti Francesa Mandalari e Giuseppe Creazzo in un repertorio di standard e brani inediti.
Raffaele Genovese
Pianista e compositore, Raffaele Genovese è nato a Siracusa nel 1982: inizia lo studio del pianoforte all’età di 7 anni sotto la guida di Rosario Cicero e nel 2007 si diploma presso il Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria. Ha studiato con musicisti di fama internazionale come Raffaele Terlizzi, Paolo Vergari, Andrea Beneventano, Salvatore Bonafede. Nel 2009 ha partecipato a Umbria Jazz Clinics risultando vincitore di una borsa di studio per frequentare il Berklee College of Music di Boston. Nel 2012 consegue il Diploma Accademico di II Livello in Musica Jazz con il massimo dei voti presso il Conservatorio A. Corelli di Messina. Nello stesso anno riceve il Premio Musicale Corrado Maranci. Attivo anche didatticamente, è insegnante di pianoforte presso la Scuola di Musica Afam di Floridia. Nel 2011 ha realizzato con Fabrizio Bosso, Stefano D’Anna, Gioacchino Papa, Marco Panascia e Marcello Pellitteri il suo primo album, “Freeway”, per AlfaMusic/Egea che a marzo 2013 ha pubblicato il successivo “Anamnesi”, realizzato assieme a Marco Vaggi e Tony Arco. Il suo trio è formato dai talentuosi musicisti siciliani Carmelo Venuto (Contrabbasso) ed Emanuele Primavera (Batteria) assieme ai quali ha recentemente ultimato una tournée con ospite il sassofonista olandese Ben Van Gelder.