Priolo. Il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, candidato alle prossime elezioni regionali con Fi a sostegno del candidato a governatore Nello Musumeci, posto agli arresti domiciliari nella giornata di ieri per truffa, tentata truffa e turbativa d’asta dalla polizia (Leggi qui).
Il provvedimento è del gip del Tribunale, Giuseppe Tripi, su richiesta della Procura della Repubblica al termine dell’operazione “Res Publica” su un “consolidato sistema di illegalità diffuso all’interno e all’esterno dell’amministrazione comunale priolese”, scrive il gip, finalizzato al “condizionamento e alla prevaricazione per il perseguimento illecito di finalità di tipo personale e clientelare”.
Nessuna condanna sulle spalle, ma imputato in quattro procedimenti penali con accuse che vanno dalla corruzione, alla concussione, dall’associazione a delinquere alla truffa, dall’abuso d’ufficio alla tentata estorsione. In totale 22 capi di imputazione.
“Noi siamo rispettosi della magistratura, ma è un provvedimento cautelare che viene notificato nel mezzo di una campagna elettorale e che mi sembra tra l’altro assolutamente sproporzionato”. Lo afferma l’avvocato Domenico Mignosa, come si legge su Ansa, che con il penalista Tommaso Tamburino assiste sindaco Antonello Rizza, preannunciando ricorso al Tribunale del riesame. “La legge Severino – annuncia Mignosa dopo avere parlato con il sindaco – consente a Rizza di continuare la sua campagna elettorale, cosa che lui ha intenzione di fare”.