News: una delle favole più conosciute nel mondo, “Il Piccolo Principe” arriva nelle sale cinematografiche italiane in versione film d’animazione. La pellicola è ispirata proprio al famosissimo romanzo di Antoine de Saint-Exupéry che rtiorna al cinema in un film d’animazione, diretto dal regista di “Kung Fu Panda” Mark Osborne. Si riprova a far rivivere sul grande schermo le emozioni dell’opera della letteratura francese più letta al mondo (conterebbe oltre duecento traduzioni). Erano gli anni 40, quando fece la sua prima apparizione, e oggi ritorna al cinema con una trasposizione in film d’animazione ben fatto, seppur in una versione stravagante e un pizzico folle. Il Principino di Antoine de Saint-Exupéry ha colonizzato l’immaginario di più generazioni ed era finito nel classico merchandising in pigiamini, magliette, zainetti e quant’altro. Oggi, si spera, che ritrovi quella purezza e genuinità che ha conquistato tutto il mondo.
La trama. Il Piccolo Principe, racconta la storia di una bambina che si è da poco trasferita in un nuovo quartiere con la madre. Quest’ultima è un’importante donna in carriera che vuole a tutti i costi che sua figlia riesca ad entrare nella prestigiosa Accademia Werth che prepara tutti i manager del futuro ma non è ciò che desidera la bambina. Nel nuovo quartiere però la piccola farà ben presto la conoscenza del suo vicino di casa, un anziano e strampalato aviatore ormai in pensione, e la sua vita cambierà. Attraverso il suo diario ed i suoi racconti, il vecchio riesce a catturare l’attenzione della bambina che rimane affascinata dalle sue storie. L’aviatore gli narra di come, un giorno mentre lui si trovava nel deserto africano, abbia avuto un incontro con il Piccolo Principe, un misterioso ragazzino arrivato da un pianeta lontano.
Curiosità. Tra i doppiatori italiani dei principali protagonisti della pellicola, troviamo grandi nomi del cinema e dello spettacolo come Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti e Alessandro Gassmann.
Il regista Osborne ha optato per un originale mix di tecniche d’animazione, alternando le immagini generate al computer con altre in stop-motion (dove il movimento è realizzato fotogramma per fotogramma), classico disegno animato a due dimensioni, carta ritagliata. Con una serie continua di sorprese visive che, in qualche caso, evocano le visioni poetiche del maestro Miyazaki. La convivenza d’immaginari diversi, comunque, ha il merito di dare vita a un film non solo pieno d’incanti, ma che ti regala il senso di una rara libertà creativa.