Palazzolo. L’istituzione delle zone franche montane rappresenta ad oggi quasi una necessità per i piccoli centri montani, i quali assistono, ogni giorno che passa, ad una inesorabile desertificazione sociale ed economica. In compenso la grinta e la voglia di mettersi in gioco , a livello imprenditoriale, non li ha mai abbandonati. A questo proposito i rappresentati Cna delle zone montane di Siracusa, Palazzolo Acreide, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Sortino e Ferla sono scesi in campo per sostenere questo disegno di legge regionale, un provvedimento da troppo tempo evocato ma che rimane ad oggi soltanto “realizzato” sulla carta. Ieri pomeriggio, infatti, nell’aula consiliare del comune di Palazzolo la Confederazione Nazionale degli Artigiani e dei piccoli e medi imprenditori di Siracusa ha tenuto un incontro con l’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera insieme alla deputazione regionale e ai sindaci dei comuni montani. Obiettivo dell’incontro è stato quello di dar seguito alla legge regionale per l’istituzione delle Zone Franche Montane così da creare un nuovo modello di sviluppo che investa le risorse di queste aree in comparti strategici in grado di ottemperare al problema dell’occupazione giovanile.
«Speriamo di poter dare un impulso da questa discussione – ha esordito Nina Tanasi, Presidente della Cna di Palazzolo – ed accelerare l’iter legislativo di modo che questo disegno di legge possa diventare presto una realtà normativa , per noi di vitale importanza soprattutto per lo sviluppo dei nostri territori».
Dopo i saluti di rito, è stata la volta del Presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, Vincenzo Parlato il quale ha sottolineato che: «questo disegno di legge è sicuramente un punto di partenza perché in linea di principio va a favorire quelle imprese che intendono investire in queste zone svantaggiate con una serie di agevolazioni fiscali, ma bisogna tener conto delle imprese che operano già e fornire loro un aiuto sostanziale».
«Bisogna concentrarsi su quelle cose che riescano a dare immediato respiro e sviluppo al territorio – ha proseguito così il vice segretario di Cna Siracusa, Gianpaolo Miceli – noi siamo convinti che si possa fare e se giochiamo la “partita” tutti insieme, il risultato a casa lo portiamo e tutte le comunità probabilmente riusciranno ad avere tutto quel fiato che in questi anni non hanno purtroppo avuto».
Successivamente la parola è passata a Giovanni Cafeo, deputato della Regione Sicilia e firmatario del testo di legge, promosso nella scorsa legislatura dall’allora presidente della commissione attività produttive, Bruno Marziano.
«Ritengo che il clima che si respira in commissione e anche il rapporto tra noi colleghi deputati – ha detto Giovanni Cafeo – può con il pungolo e il coinvolgimento di tutto il tessuto sociale, secondo me, può e deve riuscire a portare a casa dei segnali positivi che siano dei segni che danno fiducia e che portino a degli investimenti su questi territori».
Dopo è stata la volta di Rossana Cannata, deputata alla Regione Siciliana, la quale ha precisato che, «questo disegno di legge non è un‘innovazione, ma è precedente alla vecchia legislatura ed è un discorso che nella nostra Sicilia si porta avanti da un bel po’, ma noi legislatori, noi parlamenti dobbiamo giungere al punto della situazione al fine di poter approvare questo disegno di legge».
«Questo disegno di legge è un atto di buon senso – ha affermato il deputato regionale, Giorgio Pasqua – un disegno di legge che costituisce un fondo che permette di rendere organici gli interventi sui territori montani. Ma è chiaro che se c’è un intervento normativo ma non è riempito di contenuti, di soldi, rimane un inutile carta straccia».
Sul punto trattato prima da Pasqua, ritornerà anche Stefano Zito, deputato regionale, che si trova in perfetto accordo con il sopracitato deputato regionale penta stellato in quanto: «noi possiamo scrivere tutti i “contenitori” che vogliamo, perché la legge è un contenitore mentre il contenuto è la liquidità, se non ci metti dentro niente, non ci sarà niente».
Dopo gli interventi dei vari deputati è stata la volta dell’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera: «questa norma quando sarà approvata, sarà già in sintonia con il lavoro che il governo e questo assessore sta ponendo in essere ed è un elemento importante nella misura in cui ci aiuta a captare risorse economiche extra regionali, che ci aiuta nel bilancio regionale e ci libera di un pò di spesa e con i soldi dei fondi regionali riusciamo a dare più risposte ad altri territori. Credo che sia questa la strada da percorrere, territorio al centro e una politica abbastanza giovane e responsabile nel promuovere la crescita di questi territori al di là delle appartenenze politiche».