News Pachino: nel corso della serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno tratto in arresto in flagranza del reato di tentato omicidio Belgacem Abdelwaheb, cittadino tunisino classe 1978, ormai da anni stabilmente residente in Italia.
Erano circa le 17 quando un cittadino extracomunitario, parlando un italiano stentato, con voce estremamente impaurita, ha chiamato il 112 per richiedere l’intervento di una pattuglia perchè un suo connazionale era stato ferito con un coltello all’interno della propria abitazione.
All’interno dell’abitazione, sita nella via Giovanni Pascoli, i Carabinieri hanno trovato riverso sul pavimento un giovane cittadino tunisino classe 1980 con un taglio alla schiena che era stato immediatamente soccorso dal connazionale che aveva poco prima dato l’allarme. Vicino a lui c’erano un giubbotto ed una maglietta con un taglio alla schiena e vistose tracce di sangue.
Immediatamente i due uomini hanno indicato ai militari una stanza dell’appartamento dove i Carabinieri hanno trovato l’arrestato tranquillamente disteso a letto. L’uomo ha ammesso di aver avuto un diverbio con il coinquilino ma di non essere l’autore dell’aggressione e di non sapere nulla della ferita riportata dall’amico.
I Carabinieri durante la perquisizione dell’abitazione hanno rinvenuto, in un cassetto della cucina, un coltello con lama da 11 cm ancora bagnato che, verosimilmente, era stato utilizzato per aggredire il connazionale e subito dopo lavato per eliminare le tracce di sangue.
Dai primi accertamenti appare verosimile che i tre cittadini tunisini, che condividevano l’abitazione, nel corso del pomeriggio avessero avuto una discussione in merito a chi e quando effettuare le pulizie domestiche. La discussione, che sembrava essersi conclusa, è ripresa violentemente quando la vittima dell’aggressione, cui era stato affidato il compito di pulire casa si era accomodata in cucina accendendosi una sigaretta. A questo punto la situazione è degenerata culminando nell’aggressione fisica.
La vittima, dopo essere stata medicata, è stata dimessa con prognosi di venti giorni. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.