News. Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri del Reparto Operativo di Siracusa e della Compagnia di Noto hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari a carico di sette soggetti (tre in carcere e quattro ai domiciliari) variamente riconosciuti responsabili dei reati di evasione, cessione continuata e concorso continuato in cessione di stupefacenti, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, dott. Andrea Migneco, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, che concordavano pienamente con le conclusioni investigative della Stazione di Pachino e del N.O.R.M. di Noto.
Gli arrestati sono Nevola Giuseppe, disoccupato di anni 44, residente a Pachino, con precedenti di polizia, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere; Nevola Gianluca, disoccupato di anni 41, residente a Pachino, con precedenti di polizia, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere; Amore Sebastiano, disoccupato di anni 38, residente ad Avola, in atto detenuto per reati inerenti alle sostanze stupefacenti, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere; Tuzza Maurizio, bracciante agricolo di anni 42, residente a Pachino, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari; Attardi Lucia, disoccupata di anni 27, residente a Pachino con precedenti di polizia, sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari; Parisio Maria, disoccupata di anni 52 residente a Pachino con precedenti di polizia, sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari; Bianca Giuseppe, di anni 56, residente ad Avola, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Un ottavo soggetto, anch’egli destinatario di misura cautelare in carcere, non è stato rintracciato ed è al momento attivamente ricercato.
L’indagine, diretta dal Procuratore Aggiunto dott. Fabio Scavone e dal Sostituto Procuratore dott. Gaetano Bono, ha permesso di interrompere una lucrosa attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, eroina e cocaina, condotta nei territori di Pachino ed Avola.
Le investigazioni, condotte dai Carabinieri della Stazione di Pachino e della Compagnia di Noto, hanno avuto inizio nel mese di marzo del 2017, a seguito dell’arresto in flagranza dei due fratelli di Pachino, attinti dall’odierna ordinanza cautelare, da parte dei Carabinieri della Stazione di Pachino, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente. Le successive indagini condotte dai militari dell’Arma hanno permesso di appurare come i due gestissero buona parte dello spaccio di stupefacenti nei due indicati centri.
La conoscenza delle dinamiche delinquenziali locali e le attività investigative di tipo tradizionale hanno consentito ai Carabinieri di accreditare le dinamiche dell’approvvigionamento e distribuzione degli stupefacenti a Pachino ed Avola.
In particolare, è emerso che i fratelli Nevola, entrambi all’epoca dei fatti sottoposti agli arresti domiciliari, approfittavano delle autorizzazioni per recarsi al SER.T. di Noto, o di altri permessi loro accordati dall’Autorità Giudiziaria per esigenze di vario genere, per incontrare i loro fornitori e reperire lo stupefacente che poi veniva spacciato.
I metodi utilizzati dagli arrestati per reperire e trasportare la droga con l’aspettativa di eludere i controlli dei Carabinieri erano diversi: in un’occasione Tuzza Maurizio, rientrando a Pachino in autobus da Cassibile, ignorando di essere pedinato dai Carabinieri, ha occultato circa 20 grammi di eroina all’interno di un panino che teneva stretto in mano durante la discesa dal mezzo pubblico.
Ancora, Parisio Maria, per acquistare lo stupefacente da rivendere a sua volta ai suoi “clienti” contattava telefonicamente Bianca Giuseppe a cui chiedeva un appuntamento concordando un orario e concludeva le telefonate dicendo di fare “tà-tà” (da cui deriva il nome dell’operazione) intendendo di fare un incontro veloce. Di fatto, come compreso dai militari nonostante il linguaggio criptico e convenzionale dei sodali, l’orario coincideva col numero di grammi di sostanza da acquistare. Durante uno dei servizi di osservazione controllo e pedinamento, messo in campo dai Carabinieri, la donna è stata infatti trovata in possesso di tre grammi di sostanza stupefacente dopo aver fissato proprio per le tre l’appuntamento col Bianca.
Dopo aver raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di tutti gli indagati, i Carabinieri della Compagnia di Noto, coadiuvati nella fase esecutiva da militari del Comando Provinciale di Siracusa, da due unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi (CT) e da un’unità di volo del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno fatto scattare il blitz, eseguendo le sette ordinanze di custodia cautelare e dando contemporaneamente esecuzione ad ulteriori sei decreti di perquisizione a carico di altrettanti soggetti non attinti da misura cautelare ma indagati nel medesimo procedimento.
A conferma del quadro accusatorio, nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, e delle perquisizioni domiciliari, i Carabinieri hanno rinvenuto varie altre dosi di marijuana, eroina ed hashish, procedendo a denunciare a piede libero tre degli indagati anche per l’ulteriore reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente. Agli stessi soggetti sono stati sequestrati anche circa € 600 in contanti poiché ritenuti provento di pregressa attività di spaccio. Un quarto soggetto, anch’egli sottoposto a perquisizione, è stato invece denunciato per detenzione abusiva di munizioni (art. 697 c.p.) poiché trovato in possesso di munizionamento non denunciato all’autorità di Pubblica Sicurezza.
All’attività condotta questa mattina hanno preso parte circa 50 Carabinieri, con 24 autoveicoli, due unità cinofile ed un elicottero: questo il dispositivo messo in campo dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa nella notte appena trascorsa per trarre in arresto le sette persone e perquisire 14 abitazioni complessive alla ricerca di stupefacenti.
Al termine delle operazioni i fratelli Nevola e Amore Sebastiano sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre Tuzza, Attardi, Parisio e Bianca sono stati associati presso le abitazioni di residenza in regime di arresti domiciliari.