News Noto: Paolo Brosio è stato protagonista questa mattina di una lunga chiacchierata con gli studenti degli istituti superiori nell’aula magna del Seminario Vescovile. Durante l’incontro, moderato dal giornalista de La Sicilia Andrea Lodato, il giornalista si è raccontato in trattenendo a stento le lacrime quando ha ripercorso i momenti più importanti della sua improvvisa conversione alla Madonna di Medjugorje.
“La morte di mio padre – ha detto – l’incendio nel mio locale, il più famoso della Versilia e il secondo matrimonio naufragato nel giro di pochi anni. Quando il carnefice, il male decide di farti soffrire, lo fa all’improvviso, senza che tu ne possa accorgere. Ed è quello che è successo a me: a un certo punto della vita sono stato distratto dai valori materiali. Avevo raggiunto il successo, conducevo una vita ben diversa da quella di adesso. Arrivavano i soldi e la fama, ma vedevo allontanarsi gli affetti importanti. Quello di Dio e quello di mia madre, che ha sempre pregato per me”.
Il mondo del giornalismo lo ha prima lanciato e poi consacrato, il mondo dello spettacolo, invece, lo ha distratto così tanto da allontanarlo dai valori umani, riscoperti poi cinque anni fa. “Dio è entrato nella mia vita – ha proseguito – perché sono stato io ad aprire il mio cuore, ritrovando la voglia di vivere con immensa fede. Ma Dio c’è sempre stato nella mia vita ed è presente in quella di tutti gli altri. Siamo noi che non ce ne accorgiamo, distratti dall’edonismo e dal piacere materiale. Poi sono arrivati quei tre episodi, tutti nel giro di poco tempo: era giunto il tempo di aprire le porte alla fede. Quando andavo alla ricerca dei vitelli d’oro avevo perso i contatti anche con mia madre, ma lei ha continuato a pregare per me. Non abbiate vergogna delle madri che pregano. Sono la base delle famiglie. Le famiglie sono alla base della società e la società forma l’intero globo”.
Brosio si è confrontato anche con gli studenti, commuovendosi e raccontando dell’incontro con Papa Francesco, quello vero. Ha sorriso ricordando lo scherzo della trasmissione Le Iene, di cui ha autorizzato la messa in onda solo dopo qualche anno.
In Sala Gagliardi, invece, l’autore siciliano Antonio Conticello ha presentato il libro “Sotto l’ombrellone”, mentre tra le stanze del Cumo il Nucleo Artificieri dei Carabinieri di Catania ha mostrato agli alunni incuriositi delle scuole elementari e medie gli strumenti che hanno a disposizione per sabotare gli ordigni esplosivi.
Domani, invece, saranno presenti Caterina Chinnici, figlia del giudice Rocco, Giuseppina Torregrossa e ai giornalisti Gaetano Savatteri e Carmelo Sardo.