News Noto: “La mafia si combatte con la cultura”, queste le parole del magistrato ed eurodeputata Caterina Chinnici, figlia del magistrato Rocco, ucciso dalla mafia il 29 luglio del 1983, medaglia d’oro al valore e inserito tra i 150 migliori servitori dello Stato in occasione dell’Unità d’Italia nel 2011, rivolte agli studenti di Noto e Rosolini in occasione della VI giornata della manifestazione “VolaLibro” 2015.
“Le regole – ha spiegato l’eurodeputato – non sono una limitazione della libertà che lo Stato decide di applicare. È una norma che negli stati democratici come il nostro serve per far rispettare i diritti di ciascuno di noi. Se non seguiamo queste regole vuol dire che finiamo per non rispettare gli altri. E come possiamo pretendere di avere rispetto se i primi a non darlo siamo noi stessi”.
Tra le domande degli studenti, molte hanno riguardato il peggioramento dell’opinione pubblica sugli organi istituzionali. “Attenzione – ha avvertito il magistrato – a non demonizzare tutto e tutti. Non sono i contesti che sbagliano, ma le persone. È il magistrato che ha sbagliato, non la magistratura. Sarebbe corretto che chi sbaglia si assuma le sue responsabilità”.
Tutte situazioni che non aiutano l’immagine dell’Italia, anche se secondo Caterina Chinnici, che guarda l’Italia da fuori, dal Parlamento europeo, di aspetti positivi per tenere alta l’immagine italiana ce ne sono ancora. Tutti basati sui valori della legalità e della cultura. “Bisogna leggere – ha concluso – libri e giornali e non perdere mai l’entusiasmo”.
Nella sesta mattinata di VolaLibro 2015, in Sala “Gagliardi”, si è parlato anche di giornalismo con Carmelo Sardo, giornalista del Tg5. Etica e deontologia, ma anche linguaggio e modo di approcciare una notizia e come veicolarla. Sardo ha moderato l’incontro successivo con Giuseppina Torregrossa, la quale ha presentato il libro “Il figlio maschio”.