Ucciso per aver rivendicato i diritti dei braccianti agricoli. E’ la sorte toccata a un giovanissimo sindacalista, Paolo Mirmina, il 3 ottobre del 1920.
E sabato, in occasione dei cento anni dalla sua morte, la Cgil con la Flai e con il Comune di Noto – città in cui si consumò l’omicidio – sarà dedicata alla sua memoria la piazzetta che al momento indica solo quella triste data.
La giornata della memoria prevede alle 10 la deposizione di una corona d’alloro sulla tomba del giovane – nel cimitero monumentale di Noto.
La tomba, tra l’altro, è stata restaurata a cura di tecnici incaricati dalla Flai.
Alle 12 avverrà l’intitolazione della piazza. Alla cerimonia interverranno il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti; il segretario generale di Cgil Sicilia, Alfio Mannino; il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi; il segretario generale della Flai Cgil Sicilia, Tonino Russo.
Paolo Mirmina, di corporatura minuta, era un giovane che sapeva ben leggere e scrivere, alquanto raro in quell’epoca storica e la sua intelligenza lo aveva portato a capire quanto fossero violati i diritti dei braccianti.