News: stop alle patenti di guida per chi soffre di apnee notturne. Lo stabilisce il decreto legge 22 dicembre 2015 e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 gennaio che recepisce la direttiva europea sul rilascio o rinnovo delle licenze a conducenti affetti da disturbi del sonno causati dalla patologia. Si chiama Osas, ovvero sindrome da apnea ostruttiva, In Italia è un disturbo che affligge il 50% degli uomini e il 23% delle donne.
“La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte”, dice il testo del decreto del ministero dei Trasporti, che recepisce la direttiva europea 2014/85/UE. Si prevede, quindi, che “il richiedente o il conducente in cui si sospetti una sindrome da apnea ostruttiva notturna moderata o grave deve essere sottoposto a un consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida”.
Una legge che tutela la salute degli utenti? Una piccola grande rivoluzione nel settore della sicurezza stradale che da un lato convince per la sicurezza e la prevezione della salute dei pazienti, dall’altro limiterebbe molte persone a non utilizzare il proprio mezzo evitando incidenti stradali. Il decreto rappresenta, infatti, una prima fondamentale risposta al problema della sonnolenza e ai colpi di sonno alla guida, una delle principali cause di incidenti stradali, e in molti casi di morte, in Italia. Pare, infatti, che nei molti casi di sonnolenza il responsabile sia proprio la sindrome da apnea ostruttiva (Osas).
L’Osas. Rischio reale o solo un’esagerazione? Nella forma moderata e grave l’Osas affligge il 50% degli uomini italiani e il 23% delle donne. Un fattore di rischio non certo marginale in termini di sicurezza stradale, ed è spesso associata a patologie come obesità, sindrome metabolica e diabete, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, disturbi cognitivi ed insufficienza respiratoria, le principali cause di morte nella società moderna. La diagnosi precoce della sindrome e il trattamento permettono di prevenire la comparsa delle varie patologie ad essa collegate, con un conseguente miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita, e da oggi anche sulla strada.