News Melilli. Il programma televisivo “Le Iene”, con il suo inviato Filippo Roma, torna in Sicilia e precisamente a Melilli, per occuparsi della discarica che tratta i rifiuti del polo petrolchimico di Siracusa, il cui impianto è chiuso dal 2017, e che oggi rischia di inquinare le falde acquifere a causa della presenza del percolato, sostanza altamente tossica prodotta dalle discariche, appunto.
Il rischio – spiega Filippo Roma nel suo servizio – è che in una discarica chiusa così da un giorno all’altro, quell’acqua rimanga abbandonata costituendo un grave rischio non solo per l’ambiente ma anche per la salute degli esseri umani.
La vicenda inizia nel marzo del 2017, quando la discarica è stata sequestrata dalla magistratura per delle irregolarità: «da allora – dice Filippo Roma – la discarica è praticamente ferma, non può lavorare».
Il motivo? La Cisma Ambiente per poter riprendere il suo regolare lavoro, «ha bisogno – spiega Filippo Roma – dell’ok di due assessorati regionali: quello all’ambiente e quello all’energia».
Ma ad oggi dagli assessorati regionali, nessuna risposta.
Oltre al rischio ambientale si aggiunge quello economico perché la discarica inattiva, rischia di chiudere mandando a casa tutti i dipendenti.
Nel frattempo per “rimanere a galla”, pagando gli stipendi ai dipendenti e smaltendo il percolato che aumenta a dismisura, gli attuali amministratori giudiziari della Cisma Ambiente hanno speso 1.600.000 euro.
Mentre il silenzio della Regione diventa incessante, gli amministratori giudiziari hanno presentato ricorso al Tar. Ad ogni modo la negligenza della Regione rischia di costare cara all’ambiente e soprattutto ai lavorati che rischiano di perdere il posto.