News Siracusa: La problematica pulizie all’interno degli Enti Marina Militare ha toccato il fondo e adesso quanto si apprende è che, da gennaio 2015 ci sarà un ulteriore taglio del 40% al fondo destinato al servizio che si aggiunge a quelli già effettuati negli scorsi mesi, e la Ditta fornitrice del servizio di conseguenza dovrà fare le sue ovvie scelte aziendali.
Questo quanto dichiarato da Giuseppe Piccione, Segretario Regione Sicilia della UGL-INTESA FP, dopo essere venuto a conoscenza delle ultime novità in merito la situazione.
Oltre alla pesante ricaduta sul fronte occupazionale, dato che i lavoratori della Ditta coinvolti sono diverse unità – continua il sindacalista – il tutto ha delle gravissime ripercussioni igienico-sanitarie sulle centinaia di dipendenti Difesa in servizio tra Augusta/Priolo, Catania e Messina.
Pertanto – aggiunge Piccione – dato che come previsto dalle vigenti normative in materia, il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire l’igiene e la sicurezza negli ambienti lavorativi, la Forza Armata trovi rimedio, ma senza mai coinvolgere il proprio personale civile che ha ben altri compiti istituzionali e per certo non quello di sopperire alle deficienze dell’Amministrazione, e quindi saremo vigili affinchè nessun collega “imbracci” scopa e paletta, il che tra l’altro è un compito assolutamente non previsto dal CCNL ne da alcun CCNI.
Inoltre chiediamo ufficialmente di sapere – conclude il Segretario – perché lo stesso problema non si pone per Esercito ed Aeronautica. Immaginiamo si, che la Marina abbia dovuto fare la scelta di indirizzare altrove le risorse economiche e su ciò non vogliamo entrare nel merito, ma quanto fortemente contestiamo e che questo va a discapito del personale già abbondantemente vessato dal Governo centrale come tutto il resto della categoria.