News Siracusa: l’Eurialo vince il primo set, ma non i successivi e lascia al Comiso tre punti importanti. Come domenica scorsa a Paternò, la squadra aretusea approccia bene la partita, si “siede” nel parziale seguente, lotta negli altri due ma gli episodi e l’esperienza fanno la differenza a favore delle avversarie. “Abbiamo mancato di cattiveria nei momenti più importanti della partita – ha detto il tecnico Luca Scandurra – Abbiamo perso alla stessa maniera della scorsa settimana e questo mi dà fastidio. Purtroppo, se agli errori di gioventù delle più piccole si aggiungono quelli delle più grandi quando la gara non ti consente di sbagliare, l’esito alla fine è questo”.
Primo set in equilibrio e giocato punto a punto fino allo strappo, sul 20-20, delle aretusee, che si portano avanti di tre (24-21) e chiudono sul 25-22 con un errore in attacco delle avversarie. Nel secondo set in campo c’è solo il Comiso che, in una manciata di minuti, raggiunge un vantaggio ampio e non consente alle avversarie di arrivare neanche in doppia cifra. L’Eurialo non va oltre i 9 punti ma al ritorno in campo torna a giocare con grinta e determinazione. E’ di nuovo equilibrio e bel gioco su ambo i lati. Sul 15-12, però, le siracusane subiscono la rimonta delle iblee che, con un parziale di 6-1, si portano avanti di due lunghezze. E’ parità fino a quota 20 poi 5 punti di fila delle ospiti “girano” la gara a loro favore. Il quarto set è simile a quello precedente. Le due squadre lottano su tutte le palle e l’Eurialo sembra poter allungare la sfida ma, sul 22-18, si lascia nuovamente rimontare e si arrende 23-25. A nulla è valso il tentativo di Scandurra di inserire Di Mauro per rinforzare l’attacco (in campo anche Penzo, in cabina di regia, al posto di Farruggia) passando da quello a due a quello a tre e incidendo sulla diagonale. “E’ servito sulla prima palla ma poi non ha più funzionato – ha spiegato il tecnico – Ho provato anche questa mossa, ma l’esito non è stato quello sperato. Ora però dobbiamo pensare alla prossima partita a Modica”.