L’astrofotografo paesaggisto Dario Giannobile ha immortalato la magia del cielo con i bagliori della sua alba nella spiaggia di Calamosche.
«E’ un momento magico – racconta Giannobile – in cui l’intero cielo e i sui astri si combinano per creare una atmosfera da sogno che sembra avvolgere e quasi addolcire il racconto delle vicissitudini vissute da un gruppo di migranti che il giorno prima erano sbarcati sulla spiaggia di Cala Mosche presso la riserva di Vendicari abbandonandone la barca a vela».
Nella magia di questo cielo quasi invernale con le sue costellazioni più belle «emerge quella di Orione con le sue nebulose magenta – descrive Giannobile – In basso, l’albero della barca sembra indicarci la stella più brillante del firmamento: Sirio».
La via lattea non è l’unico elemento predominante in questo cielo «al centro brilla la luce zodiacale – aggiunge l’astrofotografo – Essa è dovuta alla diffusione della luce solare specialmente in vicinanza degli equinozi e poco dopo il tramonto o prima dell’alba. La luce viene diffusa da parte di elettroni e particelle solide minutissime distribuite nello spazio interplanetario all’interno dell’orbita terrestre, con una concentrazione maggiore sul piano dell’eclittica. Non è un caso che il pianeta Venere si trova immerso nella luce zodiacale dal momento che entrambi possono essere visti in corrispondenza dell’eclittica. E non è neanche un caso che la luce zodiacale sia allineata al sole come è possibile vedere dai primi raggi dell’alba che emergono proprio in corrispondenza di essa».
Con questo scatto l’astrofotografo siracusano vorrebbe che l’osservatore si lasci trasportare «da questa meraviglia del cielo che rischiamo di perdere a causa dell’eccessiva illuminazione notturna che purtroppo ha avuto un importante incremento a causa dell’uso non efficace delle luci LED».