News Siracusa: L’Imu agricola taglia la linea di arrivo. Stamani il via libera da parte della Camera al decreto legge, che proroga, inoltre, l’esercizio della delega fiscale. Il testo è stato già approvato dal Senato e non è stato modificato durante l’iter a Montecitorio. I “sì” sono stati 272 contro i 153″no”, seguono i 15 astenuti.
Seppur giunta al traguardo, l’Imu agricola rimane ancora una vicenda che coinvolge la politica e i giudici amministrativi, perchè non sono tanto gli ordini del giorno, approvati ieri a Montecitorio, ma i tanti punti interrogativi pendenti anche sulla nuova disciplina davanti al Tar. Come previsto ieri la Camera ha respinto tutti gli emendamenti al Dl 4/2015, portando al voto finale di oggi un testo identico a quello approvato dal Senato. Tutto rimane uguale, alla fine.
In questa gattopardiana vicenda si pronuncia la deputata PD Sofia Amoddio: “Nonostante i passi in avanti compiuti, restano ancora alcune questioni aperte”. Lo dichiara la deputata Sofia Amoddio , insieme ai deputati Speranza, Antezza e Folino. “Tra questi – prosegue la deputata – c’è la necessità di tenere conto delle reali condizioni socio-economiche ed agrarie dei territori (aree svantaggiate), e dell’effettiva redditività dei terreni agricoli, al fine di creare una situazione di equità tra la misure dell’imposta e la capacità contributiva, oltre la questione riguardante l’eventuale compensazione tra gettito stimato e gettito effettivo dell’imposta per i Comuni”.
“Con l’azione parlamentare messa in campo – spiega Sofia Amoddio – e l’intervento del Cdm sull’Imu agricola, si sono compiuti dei passi avanti nei criteri di esenzione dell’Imu rispetto all’iniziale Dm del novembre scorso: si è passati da circa 1500 comuni a 3456 comuni esenti e a 655 unità per i comuni parzialmente esenti”. “Con gli emendamenti approvati al Senato, poi, le esenzioni sono state estese ai terreni agricoli e non coltivati delle isole minori e si è introdotta la detrazione di 200 euro per i terreni della Collina svantaggiata”.
“Nonostante questo – continua la deputata Amoddio– restano appunto delle questioni aperte. Per questo, anche su sollecitazione dei sindaci dei territori interessati e delle associazioni agricole, e impossibilitati a procedere a ulteriori modifiche per la scadenza del termini del decreto, abbiamo presentato come gruppo Pd Ordini del giorno, che hanno impegnato il governo a riconsiderare i criteri di esenzione introdotti per estenderne l’applicabilità anche ai terreni che si trovano in zone svantaggiate, non ricomprese tra i Comuni montani e parzialmente montani; a disporre la riapertura dei termini per l’accesso ai mutui senza interessi con la Cdp; a estendere l’esenzione ai piccoli proprietari, anche non agricoltori, di terreni per autoconsumo familiare o che li abbiano ceduti a imprenditori agricoli nonché agevolare le cooperative sociali, le aziende condotte da giovani, o quelle colpite da eventi alluvionali o fitopatie; ripristinare le agevolazioni Irap per il comparto primario”.
“Da parte nostra, continueremo il nostro lavoro parlamentare per rivedere, assieme al governo, l’intera materia e creare migliori condizioni per rilanciare il settore agricolo e agroalimentare” concludono Amoddio, Speranza, Antezza e Folino.