Nelle prime settimane di lockdown mentre “l’uomo” era al sicuro nella propria casa, la natura si è riappropiata dei suoi spazi.
Acque più limpide nei mari, nei fiumi, animali che scorrazzavano liberi nelle città vuote e rese quasi spettrali e poi ancora una consistente riduzione dei gas serra nell’atmosfera.
Un chiaro segnale, questo, di come l’essere umano abbia fin troppo usurpato ciò che gli è stato dato in dono: la Terra.
Ed è proprio la Terra, l’argomento che ha scelto Emily Cicciarella, bambina della VB del plesso Garibaldi dell’Istituto Comprensivo Giovanni Verga di Canicattini Bagni, per il suo articolo da “giornalista per un giorno”.
«Giornata della Terra 2020: ma basta questo per rilanciare il rispetto per l’ambiente?
Ci si chiede, molto spesso, se tutti gli eventi in programma per promuovere “azioni verdi” bastino per il nostro pianeta Terra, che da parecchi anni soffre di una malattia chiamata “inquinamento”.
Il 22 aprile si festeggia l’Earth Day, ormai giunto alla 43esima edizione, diventato un avvenimento educativo ed informatico che vede coinvolti studenti, insegnanti, associazioni, studiosi, ricercatori e cittadinanza in una moltitudine di attività per salvaguardare la Terra e promuovere lo sviluppo sostenibile.
I tantissimi eventi in programmazione in tutto il mondo, mirano a sensibilizzare i giovani ad una maggiore attenzione alla cultura dell’ambiente che non sia solo nell’emergenza, e che sviluppi nei cittadini una partecipazione consapevole alla gestione ecosostenibile del territorio.
In particolare il tema attenzionato negli ultimi anni è stato il riscaldamento globale, in quanto rappresenta una minaccia incombente per l’umanità.
Quest’anno le iniziative sono state online, la pandemia ha costretto ad annullare le manifestazioni fisiche, ma la giornata si è comunque celebrata con flash mob virtuali, maratone online. Tutte iniziative belle ed interessanti.
Osservando il mondo circostante, abbiamo assistito in questi mesi ad una sorta di rivincita della Natura sull’Uomo, isolato a casa: una metafora di come l’essere umano dovrebbe fare un passo indietro per permettere alla Natura di farne uno in avanti.
Guardando dalla mia finestra, vedo una piazza vuota e l’erba che cresce fra i sanpietrini…cosa posso dire…anche la natura ha fatto la “resilienza”?
I numerosi eventi promossi debbano essere utili ai grandi del Mondo per analizzare gli scenari odierni e proporre soluzioni concrete».
Emily Cicciarella chiude il suo articolo con un sogno nel cassetto: «io nel mio piccolo vorrei diventare un’ambasciatrice della Terra ed essere così da esempio per i miei coetanei affinché possano diventare responsabili e verso un consumo sostenibile e soprattutto che imparino ad amare e rispettare il nostro amato pianeta Terra».