News Francofonte: il Movimento 5 Stelle di Francofonte interviene in merito all’aggressione subita da due ragazzine di 11 e di 14 anni da parte di cani randagi, riportando ferite per le quali si sono rese necessarie le cure mediche e lo fa chiedendo all’Amministrazione Comunale qual’è il piano d’intervento per fronteggiare tale problematica.
“Il triste fenomeno del randagismo – dichiara la portavoce Paola Cassese – non è indicatore solo del grado di civiltà di un paese, oltre che dell’amministrazione, ma rappresenta un rischio per la salute e l’incolumità pubblica, sviluppando un’intolleranza generale nei confronti degli animali.
Qual è stata l’attenzione del Comune di Francofonte, rivolta in questi anni al fenomeno randagismo? Di certo Francofonte, in questo senso, non può definirsi un comune modello, dato che il fenomeno è diventato un problema più volte affrontato, spesso rinviato e poi dimenticato.
Il Comune di Francofonte spende oltre € 26.644,80 ogni quattro mesi per il servizio di accalappiamento e ricovero di 70 cani in un canile gestito da una ditta con sede a Villasmundo ed inoltre ha aderito all’iniziativa che prevede sgravi sulla Tari per i cittadini che adottano un cane, anche se, in riferimento a quest’ultima, abbiamo forti dubbi che sia mai stata correttamente promossa.
Il meetup di Francofonte ritiene che il fenomeno del randagismo va gestito in modo più efficiente, aumentando il benessere dei cittadini e degli stessi animali favorendo un risparmio di spesa: l’istituzione di un tavolo tecnico monotematico sul Randagismo potrebbe rappresentare la via per giungere alla soluzione dell’annoso problema.
Per quanto detto sopra chiediamo – prosegue Cassese – che venga al più presto convocato e presieduto dal Sindaco un tavolo tecnico monotematico sul randagismo al quale vengano invitate le associazioni ambientaliste operanti sul territorio comunale.
L’obiettivo fondamentale è quello di individuare una strategia di contrasto al randagismo nel Comune di Francofonte tale da consentire al Comune stesso di garantire sicurezza alla popolazione residente contro i rischi e gli inconvenienti derivanti dal randagismo, ridurre in maniera drastica il numero dei cani randagi sul territorio, ridurre progressivamente il costo per le casse comunali associato alla gestione del randagismo; assicurare il coinvolgimento delle associazioni animaliste e della popolazione locale sui temi della prevenzione e lotta al randagismo.”