«Sferzato duramente dall’emergenza del Covid – 19, il comparto turismo e cultura potrebbe essere rilanciato a Siracusa sfruttando le numerose attrazioni di cui la nostra città è ricca», è questa la proposta di MeetUp Siracusa per una futura “fase 3”.
La ripresa, almeno per i mesi a venire, sarà dura e vincolata dalle necessarie disposizioni di distanziamento sociale e di svariate regolamentazioni.
«Cosa si potrebbe consigliare, quindi, alla nostra città, in questa imprevista fase di riprogrammazione? Si potrebbe, per esempio, incentivare le attività culturali all’aperto, ovviamente, nei più ampi spazi per garantire, al contempo, distanziamento e una buona fruizione degli eventi. Uno di questi potrebbe essere l’area antistante l’Ara di Ierone», proseguono dal MeetUp Siracusa.
«Si potrebbero organizzare manifestazioni teatrali, coreutiche o artistiche senza l’utilizzo di grandi scenografie o montaggio di ingombranti strutture, più essenziali e facili da approntare. Ci si ricordi sempre che siamo già nella seconda metà di maggio: per “salvare” la stagione estiva non si possono pensare grandi cose, ma capitalizzare il tempo che si ha a disposizione usando l’ingegno».
Le proposte a cui hanno pensato gli attivisti di MeetUp Siracusa si sono concentrate su quelle grandi aree urbane all’aperto, proprio per evitare fitti assembramenti.
«Tra le altre che si prestano ad attività culturali sono anche i due spiazzali antistanti Castel Maniace, sia davanti l’ex Caserma Abela (già utilizzato, dunque da potenziare ulteriormente con una programmazione più intensa) sia quello interno. I luoghi che si possono utilizzare sono davvero numerosi e l’elenco è lungo. Per tali ragioni, vorremmo invitare l’amministrazione comunale a cogliere alcuni nostri suggerimenti per il rilancio culturale e turistico a Siracusa».
«Inevitabile pensare, per concludere allo sterminato patrimonio naturalistico e ambientale della provincia: questa stagione, per la contingenza storica che si sta vivendo, potrebbe essere davvero quella del “rilancio” definitivo dei territori rurali e dei magnifici borghi in essi racchiusi, come quelli iblei o quelli costieri. Un turismo da singoli e non di massa, green e sportivo insieme, una riscoperta della natura endemica facendo ripartire, parallelamente, le economie locali privilegiando agriturismi, bar, b&b e negozi del posto: potrebbe esser questo il mix vincente per far superare a noi tutti i tre mesi più difficili della nostra vita. Ci auguriamo che l’amministrazione guardi anche alla destagionalizzazione sia turistica sia dell’offerta culturale da proporre ai cittadini. Proprio su questo ci siamo chiesti il senso di uno spostamento, anche solo temporaneo, della tela siracusana di Caravaggio a Rovereto, considerando le fragilissime condizioni e le necessarie cure per preservarla da ogni possibile trauma accidentale, e privando la città, proprio, in questa fase storica, di un potente attrattore turistico e segno identitario collettivo: il MeetUp Siracusa ritiene sia doveroso prenderne le distanze, da subito» concludono.