News: Enzo Iacopino, presidente dell’ Ordine dei giornalisti, annuncia su Facebook la decisione di presentare denuncia formale a: “due Procure della Repubblica (Milano e Roma), all’Agcom, al Garante per la protezione dei dati personali e al Comitato Media e minori” nei confronti della signora Barbara D’Urso.
La soubrette, conosciuta dagli spettatori come la conduttrice di “Domenica Live” è stata spesso al centro di numerose critiche, emerse anche sui social, per via del modo esasperante in cui spesso ha condotto e trattato casi di cronaca. La D’ Urso ha spesso dimostrato infatti noncuranza rispetto all’ etica di cui si avvale e che rispetta la professione di giornalista, sopratutto se condotta con competenza e professionalità.
Il fatto più eclatante non era però ancora avvenuto fino a quando la conduttrice non ha intervistato un amico di Elena Ceste, la donna scomparsa il 24 gennaio e trovata morta a metà ottobre nell’ Astigiano. Durante la trasmissione sono emerse, infatti, ripetute illazioni nei confronti della donna defunta.
Un post pubblicato da Enzo Iacopino ammonisce nel seguente modo quanto avvenuto:
“BASTA SOUBRETTE, ORA LE DENUNCIAMO. Senza distinzioni di genere (il sinonimo al maschile non lo conosco) o di reti sulle quali si esibiscono. L’informazione è materia delicata. Basta con l’occhio umido e la recitata partecipazione alle tragedie. Basta con il dolore come ingrediente dello spettacolo per fare audience. Basta con le banalità/bestialità dispensate a piene mani, soprattutto nelle tv, da chi si preoccupa solo di come aumentare il personale compenso, passando sopra a diritti e sentimenti (Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea, Melissa Bassi e, da ultimo, Elena Ceste: tanto per citare alcuni casi e tutti coloro i quali a queste vicende sono collegati), anche di persone estranee alle vicende che possono avere un interesse pubblico.
L’esecutivo dell’ Odg nazionale ha deciso che, senza eccezione alcuna, denuncerà alle magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all’informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti.”
Iacopino aggiunge: “Si susseguono nel programma televisivo Domenica live trasmesso da Canale 5 interviste curate dalla conduttrice Barbara D’Urso e realizzate dalla stessa con modalità che non tengono conto di esigenze quali la difesa della privacy e/ il coinvolgimento dei minori, dinanzi a cui finanche il diritto di cronaca trova un limite sancito sia dalla legge e sia dalle carte deontologiche che regolano la professione. Si evidenzia pertanto che la signora D’Urso, pur non essendo iscritta all’Albo dei giornalisti, compie sistematicamente un’attività (l’intervista) individuata come specifica della professione giornalistica, senza esserne titolata e senza rispettare le regole, con negative ripercussioni all’immagine di quest’Ordine”.
Il presidente dell’ Ordine dei Giornalisti è infatti del parere che il dovere del giornalista sia quello di informare i cittadini, senza toni forti, senza speculazioni, senza strumentalizzazioni per fare audience. La “tv del dolore”, stile Barbara d’Urso, dove si esibisce la vita e la morte con l’unico obiettivo di acquisire attenzione da parte dell’ opinione pubblica secondo Iacopino va combattuta e mai assecondata. L’oltraggio alla vita di una donna defunta d’altronde non si può definire una notizia di cronaca.